L'EUROPA VUOLE SALVARE IL CERVO SARDO
- Scritto da Effe_Pi
Gli esemplari saranno reintrodotti in Ogliastra e in Corsica.
Un progetto europeo per la tutela del cervo sardo, con la creazione di nuove aree di popolamento tra Sardegna e Corsica. È quello che verrà portato avanti nei prossimi anni nell’ambito del programma Life + Nature, con attività di trasferimento dei cervi da una zona all’altra, in particolare dalla Costa Verde (tra Piscinas e Montevecchio) a Montarbu, la riserva intorno a Seui, ma anche in aree ancora non meglio definite della Corsica.
Come tutti i progetti di questo genere, destinati all’ambiente e alla conservazione della natura, anche questo, denonimato “Conservazione del cervo Cervus Elaphus Corsicanus in Sardegna e Corsica”, sarà finanziato dalla Commissione Europea, ma parteciperanno anche due provincie sarde (Medio Campidano e Ogliastra), la Riserva naturale di Montarbu, l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che nei mesi prossimi realizzerà anche un documentario sull’argomento, e la Regione Sardegna attraverso l’Ente foreste.
Oltre alle attività scientifiche sarà prestata particolare attenzione alla comunicazione, per aumentare la consapevolezza sull’importanza del Cervo sardo e della rete Natura 2000 tra cittadini e istituzioni; il progetto prevede lo studio genetico della popolazione di cervi in entrambe le isole interessate, la formazione di coloro che dovranno monitorare le popolazioni di cervi “reintrodotte”, e ovviamente il trasferimento degli esemplari catturati in Costa Verde verso le altre due destinazioni.
Ai cervi verranno applicati collari radio collegati via satellite, per favorire il monitoraggio dei loro spostamenti, e saranno poi creati dei corridoi ecologici per ridurre la frammentazione del loro habitat, oltre ad impiantare siepi ed erbe di cui si nutrono e creare punti dove i cervi si possano abbeverare, insieme a stagni e terreni coltivabili, anche per tenere i cervi lontani dalle zone dedicate ad agricoltura e pastorizia.