Cala Spinosa: dopo il pedaggio, sequestrato il parcheggio
- Scritto da Effe_Pi
Indaga la capitaneria di porto della Maddalena sui tre euro chiesti da privati per l'accesso alla spiaggetta.
Indagine della capitaneria di porto della Maddalena sul pedaggio di tre euro imposto da privati per l'accesso alla spiaggetta di Cala Spinosa, duramente contestato da numerosi turisti e residenti di Santa Teresa Gallura. I militari hanno sequestrato la fune che impediva il libero passaggio e anche il tavolino da cui il personale del vicino chiosco 'Sea Lounge Club' batteva cassa. Il provvedimento della capitaneria passerà al vaglio della procura di Tempio Pausania. Se il sequestro sarà confermato, all'inizio della prossima settimana il Gip di Tempio si pronuncerà sulla sua validità. Cala Spinosa, a Capo Testa, è una delle zone più belle e ambite di Santa Teresa, ma da quest'estate l'accesso non è più libero: si passa da un terreno di proprietà privata e si pagano tre euro, pedaggio che va a beneficio dei proprietari del terreno e del locale, il Sea Lounge Club, che sorge di fianco al sentiero che porta al mare.
La caletta è un piccolo paradiso ma minuscolo: bastano due ombrelloni o dieci asciugamani per occupare tutta la spiaggia. È anche lo scenario naturalistico più spettacolare di Capo Testa: è stato spesso usato per campagne pubblicitarie regionali o come ambientazione per alcuni servizi fotografici da parte di notissimi marchi internazionali. Un piccolo salotto naturale, protetto da imponenti scogliere granitiche, con vista diretta sulla Corsica. Arrivarci è relativamente semplice, ma sdraiarsi sulla sabbia bianchissima è da sempre difficile: è necessario svegliarsi prima dell'alba per poter occupare la necessaria porzione di spiaggia. Fino a pochi anni fa, attorno a Cala Spinosa non vi era assolutamente nulla e il paesaggio era rimasto intatto, custodito solo dalla forza del vento e del mare. Ora, la polemica sui parcheggi.
Sui social da giorni il caso dei tre euro, rilanciato sulla stampa locale e nazionale, è diventato 'trending topic'. Le polemiche sono divampate immediatamente, e si sono create le classiche due fazioni: chi è contro il pedaggio e chi, invece, pensa che sia giusto. L'amministratore delegato del Sea Loung Club, nonché proprietario dei terreni su cui sorge il chiosco, è un cittadino di Santa Teresa, Silvio Usai. Guido Avallone, capo servizio operativo della capitaneria di porto della Maddalena, spiega: "Abbiamo operato il sequestro perché il passaggio verso la spiaggia deve essere garantito per legge. Anche se il terreno è privato. Perché a noi risulta che quello sia l'unico passaggio possibile verso il mare". Diversa la posizione dei proprietari del chiosco, difesi dall'avvocato Domenico Putzolu: "Siamo assolutamente sicuri della nostra posizione", sostiene il legale. "Il passaggio verso il mare, per essere considerato pubblico e quindi gratuito, deve rispondere a due requisiti: deve essere l'unico passaggio verso la spiaggia, e non è questo il caso perché c'è un altro sentiero che porta a Cala Spinosa. Quello sì, pubblico, ma che è stato chiuso con un cancello dai proprietari". L'altro requisito è “che sia il passaggio utilizzato da sempre per arrivare alla spiaggia", aggiunge Putzolu. "E non è così, nemmeno in questo caso, perché il sentiero non esisteva fino a pochi anni fa. È stato fatto dagli attuali proprietari".
I quali, in cambio dei tre euro, mettono a disposizione alcuni servizi che a Cala Spinosa non sono mai stati attivati, come per esempio le toilette del 'Sea Beach Club'. Inoltre, i bagnanti possono consegnare al personale del chiosco la busta contenente i rifiuti che hanno prodotto durante la giornata. E il chiosco li smaltisce, differenziandoli”. Dopo le prime polemiche e il successivo sequestro, la tensione si è alzata ulteriormente: l'amministratore delegato del chiosco, Silvio Usai, ha postato un video su Facebook. Nelle immagini si vedono gli agenti della polizia locale che affibbiano una serie di multe alle auto parcheggiate nei pressi del 'Sea Beach': erano tutte in divieto di sosta, e ostruivano il passaggio.
Foto | Steffi_Franco su Flickr