Alluvione in Sardegna tra complotto e scienza
- Scritto da Effe_Pi
Anche dal mondo politico si parla di scie chimiche ma i meteorologi bocciano le teorie del complotto.
Continua il dibattito, abbastanza surreale, sulle possibili cause “nascoste” del disastroso alluvione che poco più di una settimana fa ha colpito la Sardegna: dopo gli interventi giornalistici di cui abbiamo già parlato, la “teoria del complotto” sulla possibile guerra ambientale portata avanti nell’isola arriva anche nel mondo politico. In particolare, è l’ex senatore dei Comunisti Italiani Fernando Rossi, attuale leader di Per il Bene Comune, ad attaccare spiegando che “se i politici fossero in buona fede, dovrebbero anche dirci e /o richiedere ad aereonautica italiana, basi NATO e basi USA, Monsanto e Israele quante 'inseminazioni' hanno fatto sulla Sardegna e sul resto d’Italia i loro aerei”.
È la teoria delle scie chimiche, già approdata più volte in passato in Parlamento, ultimamente anche dal fronte del Movimento Cinque Stelle: quante “centinaia di tonnellate di metalli pesanti, sostanze tossiche e prodotti chimici ‘non meglio specificati’ sono stati rilasciati in atmosfera, sotto il paravento del controllo climatico”, si chiede ancora Rossi. Se non vengono fornite spiegazioni, aggiunge l’ex senatore, è perché “sanno benissimo che sono quelle che hanno causato le straordinarie precipitazioni. Forse qualcuno in alto ha dato ordini ben precisi perché non se ne parlasse? C’è un’attività criminale da parte di chi è in grado, attraverso le scie chimiche, di gestire l’inquinamento di acque, campi, animali e persone”. L’associazione “Per il bene comune” si propone di contribuire “a modificare l’attuale strapotere delle grandi holding finanziarie che stanno portando il pianeta verso la catastrofe ambientale, violando i trattati e rinnegando le poche preziose conquiste raggiunte nei decenni recenti, in materia di diritto internazionale, di disarmo atomico, di rispetto delle diverse culture e dei diritti umani” e ha tra i suoi sostenitori il noto giornalista Giulietto Chiesa.
A ribattere dal punto di vista scientifico ci pensa, dalle colonne della versione italiana di Wired, Vincenzo Levizzani, meteorologo dell’ Isac del Cnr che invece parla di evento “assolutamente possibile”, da prevedersi “in tardo autunno su tutto il Mediterraneo, come poi infatti è successo. È stato un fenomeno molto violento ed eccezionale, ma non incredibile. E soprattutto, è scientificamente spiegabilissimo". Quanto alle scie chimiche, l’esperto dice che “sono assolutamente una fantasia. L’emissione nell’atmosfera di particolato che può in qualche maniera modificare la formazione delle nubi non è in atto. Sono stati fatti degli esperimenti sulle nubi per modificare il loro potenziale precipitante, questo sì. Ma che si facciano dei esperimenti di tipo pseudomilitare sulla modifica del tempo, degli uragani addirittura, o di fenomeni come quello che è successo sulla povera Sardegna è assolutamente da escludersi. Non sono in atto queste cose. Sono assolutamente fantasie". Fantasie però molto diffuse, almeno a giudicare dalle bacheche Facebook e Twitter di tanti che parlano dell’alluvione sardo: chissà se è l’emergenza a spingere più persone a credere a queste teorie o se c’è in Italia una disposizione di fondo ad appoggiare teorie auto consolatorie, visto che è sicuramente più facile pensare a un complotto internazionale che a una cattiva gestione del territorio portata avanti da politici eletti dai cittadini, che spesso hanno appoggiato in massa condoni e deroghe ai vincoli relativi al dissesto idrogeologico.