Calderoli in Sardegna, ma l’opposizione in regione lo boicotta
- Scritto da Effe_Pi
Centrosinistra e Cinque stelle non saranno in aula quando il ministro, venerdì 19 maggio, verrà ad illustrare la riforma sull’autonomia differenziata.
Diventa un caso politico la visita di Roberto Calderoli in programma dopodomani nel Consiglio regionale sardo. Il ministro degli Affari regionali è atteso nell'isola per illustrare ai consiglieri regionali la riforma sull'autonomia differenziata, ma le opposizioni hanno già fatto sapere che non ci saranno. Spiegheranno le ragioni dell'assenza in una conferenza stampa convocata per domani mattina, ma nel frattempo hanno scatenato l'ira del presidente dell'assemblea, Michele Pais, che parla di "sgarbo istituzionale" e di dice "incredulo" per la presa di posizione delle minoranze.
La scelta di non partecipare all'incontro "è un atto di scortesia istituzionale inaccettabile e andrebbe contro la decisione presa all'unanimità dalla conferenza dei capigruppo che in più sedute aveva definito nei particolari la visita di Calderoli- tuona Pais- Invito le opposizioni a ripensarci". Per il presidente del Consiglio regionale "è incomprensibile che a poche ore dall'incontro si torni indietro su una decisione presa all'unanimità dai capigruppo. Anche se le posizioni sull'autonomia differenziata sono diverse, abbandonare il confronto e la possibilità di approfondire un tema decisivo per il futuro della Sardegna è una scelta sbagliata e non condivisibile".
I Progressisti in particolare si sono però espressi più volte contro la riforma Calderoli, Francesco Agus, capogruppo in regione: "non è possibile arrivare a una sintesi con chi ha già venduto la pelle dell'orso. Questo dibattito avrebbe avuto un senso se fosse stato fatto prima della Conferenza delle Regioni. Ora - incalza l'esponente della minoranza - serve una mobilitazione che si sta già iniziando a vedere, anche intellettuali e politici della loro parte sono preoccupati".