Shoah: M5S blocca reato di negazionismo
- Scritto da Effe_Pi
Slitta l'approvazione del reato di negazionismo nel 70esimo anniversario della deportazione degli ebrei romani.
Si ferma sul più bello la legge contro il negazionismo sulla Shoah e gli altri genocidi della storia. Sembrava proprio che per una volta il Senato italiano potesse dare un segnale simbolico forte, approvando questa norma in via definitiva a Palazzo Madama proprio oggi, che si celebra il 70esimo anniversario della tragedia del rastrellamento e deportazione degli ebrei di Roma, invece si dovrà aspettare ancora. Secondo gli altri gruppi è colpa del Movimento 5 Stelle, che ha bocciato il voto in commissione Giustizia in sede deliberante con il quale si sarebbe approvata subito la norma, anche se i “grillini” negano e dicono di volere l’approvazione “solenne” da parte dell’aula.
La nuova legge prevede “la reclusione fino a tre anni e la multa fino a 10.000 euro” per chiunque “pone in essere attività di apologia, negazione, minimizzazione dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale”. Sul testo sembrava esserci ampia condivisione, ma quattro senatori del M5S e il socialista Enrico Buemi hanno bocciato la deliberante, con l’appoggio di Carlo Giovanardi del Pdl, il quale ha dichiarato che “bisogna circoscrivere il tema del negazionismo al solo Olocausto degli ebrei”. Di "Un fatto gravissimo" ha parlato Rosaria Capacchione, senatrice del Pd e relatrice del ddl (oltre che giornalista sotto scorta per le minacce della camorra), aggiungendo che il testo si poteva emendare anche in quella sede e di prendere atto "che una forza politica che ieri ha approvato il testo oggi non lo vuole votare”.
Altrettanto dura la capogruppo di Sel al Senato, Loredana De Petris, che considera quanto accaduto “un fatto molto grave” sottolineando come si potesse “scrivere una pagina importante per la nostra democrazia, ma ancora una volta per l'irresponsabilità di qualcuno abbiamo perso un'occasione”. De Petris ha poi invitato i Cinque stelle e gli altri contrari all’approvazione immediata ad assumersi “le loro responsabilità di fronte al Paese". La replica del M5S è arrivata a stretto giro con la presidente dei senatori Paola Taverna che ha definito il reato di negazionismo "una cosa importantissima, che vogliamo sia discussa in aula” perché sarebbe “la cosa più giusta. Mi farò portavoce in conferenza dei capigruppo perché sia inserita al più presto nei lavori d'aula fin da domani".
Di sicuro, ancora una volta la politica italiana non è riuscita a mettersi d’accordo, nemmeno su un tema così “solenne” come la Shoah e nemmeno in un 16 ottobre che, come ha ricordato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, “dovrà diventare una giornata di valori condivisi. Non bisogna dimenticare, mantenere la memoria di quanto accaduto è importante, senza memoria non c'è civiltà, cultura, umanità”. Il 16 ottobre 1943 oltre mille ebrei romani vennero catturati dai nazisti e deportati nel campo di concentramenti di Auschwitz: solo 16 di loro, tra cui una donna, riuscirono a tornare a casa, anni dopo.