Verso Bologna – Cagliari: i 5 fatti rossoblù
- Scritto da Effe_Pi
La squadra di Lopez cerca punti contro l’ex Donadoni, che guida un gruppo in grande forma mentre i sardi vengono dal brutto passo falso di Coppa Italia.
Sarebbe un buon momento per il Cagliari, se si guardano gli ultimi risultati di Serie A e anche le prestazioni, inclusa l’ultima di campionato contro l’Inter, nonostante la sconfitta. La caratteristica principale dei rossoblù, almeno negli ultimi anni, sembra però quella di complicarsi la vita da soli proprio nel momento in cui l’ambiente sembra tranquillo, ed è quanto successo in settimana nel match di Coppa Italia contro il Pordenone, quando i cagliaritani sono riusciti a perdere inopinatamente in casa contro un avversario che milita in Serie C, venendo eliminati. La partita di Bologna diventa quindi delicata, perché sia i giocatori (che pure nella maggior parte dei casi erano riserve) che l’allenatore Lopez sono stati contestati dopo il match coi friulani: la gara contro la squadra dell’ex Donadoni oltretutto non è certo facile, visto che gli emiliani vengono da tre vittorie consecutive e sembrano in gran forma. Ma ecco le 5 cose che ogni buon tifoso cagliaritano deve sapere per approcciare la gara di domenica pomeriggio:
1) Quello di Bologna non è campo facile per i sardi, ma tutto sommato nel corso degli anni non è stato sempre proibitivo: su 30 gare disputate al Dall’Ara, i padroni di casa ne hanno vinte la metà (15), mentre il Cagliari ha espugnato il terreno dei bolognesi 8 volte e ci sono stati 7 pareggi. I cagliaritani hanno perso le ultime 4 gare giocate sul terreno degli emiliani (l’ultima volta l’anno scorso per 2-1), e hanno vinto l’ultima volta nel gennaio del 2010, 1-0 col gol decisivo di Matri.
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2) Nella partitella prima della partenza da Cagliari contro l’Under 17 i rossoblù hanno realizzato 4 gol (a zero), e a segnare sono stati Pavoletti, Ionita, Deiola e Pitzalis. Ancora lavoro a parte per Marco Sau, che in questo momento è l’unico potenziale titolare della rosa di Lopez ad avere problemi con un infortunio. Qualche problema di formazione in più potrebbe avere Roberto Donadoni, visto che sarà squalificato Torosidis, espulso contro la Samp, mentre ci sono problemi per altri due possibili titolari come Di Francesco a Gonzalez, oltre che per Falletti. Probabile conferma del tridente offensivo per i padroni di casa, con Palacio, Verdi e Destro a mettere paura ai difensori rossoblù sardi.
3) Tra queste due squadre è un vero valzer degli ex, soprattutto in panchina: infatti, il tecnico cagliaritano Diego Lopez ha allenato il Bologna in Serie B nella stagione 2014 – 2015, venendo esonerato dopo la sconfitta col Frosinone, il 2 maggio 2015. Era la 39esima giornata del campionato cadetto, e con quel risultato gli emiliani scivolarono al quarto posto in classifica, posizione peraltro ricoperta anche a fine stagione, consentendo il ritorno nella massima divisione. L’allenatore del Bologna, Roberto Donadoni, ha invece allenato il Cagliari in Serie A nella stagione 2010-2011, subentrando a Bisoli il 5 novembre del 2010 e chiudendo la stagione al 14esimo posto, con al suo attivo 10 vittorie, 4 pareggi e 13 sconfitte. Dopo quella stagione fu inizialmente confermato da Massimo Cellino, per poi essere esonerato poco prima di ferragosto a causa di dissensi sul mercato della società rossoblù.
4) Il fattore pareggio. Se si dovesse guardare ai grandi numeri e alle statistiche, un pareggio domenica al Dall’Ara non sarebbe poi così improbabile. In stagione, infatti, il Cagliari non ha ancora mai impattato (in campionato 5 vittorie e 9 sconfitte), a parte la gara di Coppa Italia col Palermo poi vinta ai rigori. Due pareggi in tutto invece per i bolognesi, entrambi casalinghi ed entrambi per 1-1: il primo alla seconda giornata col Torino, il secondo invece alla sesta, proprio contro l’Inter di Spalletti che ha appena espugnato la Sardegna Arena.
5) I nostri due cents per la formazione del Cagliari: se fossimo in Lopez noi metteremmo in campo Cragno, Romagna, Ceppitelli, Pisacane, Faragò, Cigarini, Barella, Ionita, Padoin, Joao Pedro e Pavoletti.
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