Verso Udinese – Cagliari: i 5 fatti rossoblù
- Scritto da Effe_Pi
La squadra di Lopez a caccia di conferme dopo la vittoria pre pausa e i passi avanti col Verona, ma l’Udinese è in ripresa e in Friuli è tradizionalmente dura.
Il Cagliari ha passato le due settimane di pausa, che hanno portato l’eliminazione choc della nazionale di Ventura dai mondiali in Russia ma anche i successi dell’Under 21 di Barella e Romagna (proprio contro gli omologhi russi), a gustarsi i passi in avanti delle ultime partite sotto la gestione Lopez, visti in particolare nella gara interna vinta per 2-1 col Verona, che ha portato i sardi momentaneamente fuori dalla zona più “calda” della classifica di Serie A. I rossoblù cercano quindi conferma domenica pomeriggio contro l’Udinese di Del Neri, ma soprattutto in casa loro i friulani sono storicamente un avversario ostico per il Cagliari, speriamo che questa volta si possa tornare in Sardegna con un risultato positivo. In ogni caso, ecco le cinque cose che ogni buon tifoso cagliaritano dovrebbe sapere nell’approcciare questo importante match:
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1) Il vecchio Stadio “Friuli” (ma anche la nuova Dacia Arena) sono tradizionalmente campo minato per il Cagliari, che da queste parti ha vinto appena 2 volte in 26 partite, con 9 pareggi e ben 15 sconfitte. L’anno scorso fu un 2-1 per i bianconeri, ma ci sono stati anche rovesci umilianti come, tra gli altri, il 4-1 del 2012 e il tennistico 6-2 del 2009. Gli unici due successi sono stati il 3-1 alla quarta giornata del campionato di Serie B 1962/63 e più di recente il 2-0 (tra l’altro equivalente a una matematica salvezza) nel finale di stagione 2007/2008, che resta l’unica vittoria a Udine in A, firmata dai gol di Acquafresca e Cossu. Nel Cagliari c’era anche l’attuale tecnico Lopez, mentre i friulani avevano un attacco davvero temibile col duo Di Natale – Quagliarella.
2) Un piccolo vantaggio per i rossoblù potrebbe essere dato dalle assenze di due giocatori tornati malconci dai trionfali impegni con le nazionali, che li hanno visti contribuire alla qualificazione mondiale di Svizzera e Danimarca. Si tratta di Behrami e Stryger Larsen, che in questi giorni non si stanno allenando e quasi sicuramente non saranno della partita, mentre dovrebbe esserci il temibile centrocampista ceco Jankto, anch’egli non in perfetta condizioni fisiche. Il Cagliari non dovrebbe avere grandi problemi di formazione, con l’imbarazzo della scelta su chi schierare che spetterà a Lopez.
3) L’attacco che segna poco, tanto è vero che la vittoria col Verona è arrivata con gol di difensori e centrocampisti, è forse il vero problema di questo avvio di stagione rossoblù. Durante la pausa il Cagliari ha giocato due amichevoli “ufficiali”, vincendo per 4-1 l’altro ieri contro l’Under 17 e per 3-0 contro la Nuorese. Nell’ultima occasione, alla Sardegna Arena davanti a 500 tifosi a realizzare i gol sono stati Farias (una doppietta), Giannetti e Sau, mentre a Nuoro ci hanno pensato Melchiorri, Joao Pedro e l’ormai abituale Faragò, autore dei gol decisivi contro Benevento e Verona. Ancora a secco il bomber Pavoletti, vedremo chi sceglierà per Udine il tecnico uruguaiano.
4) E di Cagliari in queste due settimane non si è parlato tanto per le amichevoli e la preparazione al match con l’Udinese, ma soprattutto per questioni di mercato. Secondo i soliti “bene informati” sembra infatti che la Juventus abbia già messo gli occhi su due dei giovani gioielli rossoblù. Anzitutto i pluricampioni d’Italia starebbero seguendo con grande interesse la mezzala Nicolò Barella, ma nel mirino dei bianconeri ci sarebbe anche il giovanissimo coreano Han, attualmente in prestito a Perugia ma secondo alcuni pronto a tornare in Sardegna già a gennaio, per la seconda parte della stagione.
5) I nostri due cent per la formazione del Cagliari, se noi fossimo Lopez a Udine ci schiereremmo così: Rafael (o Cragno), Romagna, Pisacane, Ceppitelli, Faragò, Cigarini, Barella, Padoin (o Ionita), Joao Pedro e Pavoletti.
Foto | Dage - Looking For Europe su Flickr