Tensione e trattative sulle Unioni civili: 7 giorni per l’intesa
- Scritto da Effe_E
I pediatri: non esclusi effetti negativi per i figli di gay
da La Stampa
Ancora polemiche per il testo Cirinnà sulle adozioni gay e unioni civili in esame in Parlamento.
di AMEDEO LA MATTINA
Mercoledì prossimo al Senato si comincerà a votare, anche a scrutinio segreto, sulle unioni civili. Quasi una settimana di tempo per trattare, assorbire i mal di pancia, tentare di allargare la maggioranza asimmetrica che si è formata su questo tema e che vede insieme Pd, Sel e 5 Stelle. Sull’altra parte della barricata Fi, Lega, Ncd, Udc.
Un tema che divide gli italiani se è vero che la maggioranza di essi sono per riconoscere i diritti alle coppie omosessuali, ma non per l’adozione. Ora sono entrati a gamba tesa pure i pediatri. «Non si può escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso non abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e relazionale nell’età evolutiva», afferma il presidente della Società di Pediatria, Giovanni Corsello. Anche su questo fa leva chi spera che nel voto segreto la stepchild adoption venga affossata.
Il Pd teme di finire sotto (chi fa i conti in questo partito dice che 35 Dem non risponderanno all’appello). Allora si sta discutendo di un affido rafforzato. Ma una parte dei senatori del Pd, i cosiddetti cattodem, non accetta questa riformulazione. E non l’accetta neanche il partito di Alfano.
Tensione, trattative e suspence in vista dei voti segreti. Intanto il capogruppo del Pd Zanda ha riunito i suoi colleghi di maggioranza e opposizione per concordare il ritiro di una parte degli emendamenti e il numero dei voti segreti. Un accordo si è trovato, anche la Lega ha deciso di ritirare 4500 dei suoi 5 mila emendamenti.
In cambio ha evitato il «canguro» ovvero quella tecnica parlamentare, messa già in atto per la legge elettorale, che falcidia gli emendamenti e impedisce di discutere nel merito. Ma il problema è portare in porto la legge nella sua interezza. Con Alfano che considera «traumatico» il voto congiunto Pd-5Stelle, il ministro Lorenzin che paventa il ricorso «l’ultraprostituzione » dell’utero in affitto. Toni apocalittici dal sapore elettorale.
Toni integralisti ieri in aula, come quelli del senatore di Fi Domenico Scilipoti, che ha scomodato il Vecchio e il Nuovo Testamento per concludere: «Satana non passerà». Altissima tensione tra il Pd e i 5 Stelle a seguito di un articolo de «La Stampa» dal titolo «Prove di dialogo tra Chiesa e M5S: quei parlamentari tentati dal no». Il giornale ieri era veniva sventolato sotto il naso dei colleghi grillini. «Che combinate, che intenzione avete?», chiedeva lumi la senatrice Dem Cirinnà, di cui la legge sulle unioni civili porta la firma. Il collega grillino Alberto Airola è sbottato: «Voteremo contro, hai capito? Mi sono rotto i c., i problemi sono vostri, pensa al tuo partito che è diviso».
Airola ha precisato che se verrà cambiata la legge per dare l’ennesimo contentino a Ncd, i grillini voteranno contro. Il sottosegretario Scalfarotto, paladino del movimento gay, lo esclude: «Non se ne parla. Se il Pd cede perdiamo i voti dei 5 Stelle, di Sel e di un pezzo del Pd. E chi ci dà la sicurezza che quel che perdiamo lo recuperiamo a destra? Sacconi e altri cattolici non voteranno mai le unioni civili nemmeno “depurate” dalle adozioni. Annacquando annacquando finirebbe come con la legge sull’omofobia, che è ferma da tre anni».
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