Aiuti di Stato: per gli alberghi sardi rimborso a rate
- Scritto da Effe_Pi
Si potranno restituire nell'arco di un anno i fondi ricevuti dalle imprese alberghiere in base alle legge 9 del 1998, ma Federalberghi precisa che la situazione resta drammatica e a queste condizioni l'anno prossimi non si apre.
La Commissione Europea ha accettato il piano di recupero, in forma dilazionata, degli aiuti agli alberghi sardi oggetto di infrazione, proposto dalla Regione a Bruxelles. Ne ha dato notizia oggi il capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, ai rappresentanti delle strutture ricettive coinvolte e dell'associazione di categoria Federalberghi. La rappresentanza italiana in Commissione ha comunicato che sarà possibile restituire le cifre - concesse in virtù di un intervento regolato dalla legge regionale 9 del 1998 e poi considerato illegittimo - attraverso una rateizzazione in dodici mesi. "L'importante risultato, ottenuto - si legge in una nota della Regione, potrà consentire anche la sospensione del ricorso in Corte di Giustizia europea che avrebbe potuto determinare ingenti sanzioni nei confronti dell'amministrazione regionale, in virtù dei ritardi sul mancato recupero degli aiuti".
La procedura di recupero dilazionata sarà regolata da un atto transattivo, sottoposto all'attenzione della Giunta. Nel frattempo proseguiranno anche le interlocuzioni con Equitalia per concordare tutte le disposizioni indispensabili ed il contatto con l'Agenzia delle Entrate per il successivo recupero nei tempi più brevi delle imposte a suo tempo versate.
Ma il presidente dell’associazione degli albergatori dell’isola, Paolo Manca, precisa che per le aziende "la situazione rimane drammatica". La nota positiva è che “sono bloccate le azioni esecutive", aggiunge. "Bisogna fare pressing su Equitalia perché vengano abbattuti gli aggi e sull'Agenzia delle Entrate perché compensi quelli che sono i valori di tasse già pagate al momento della ricezione del contributo, in tempi celeri, se non contestualmente al pagamento delle cartelle. Anche gli istituti bancari coinvolti e la Sfirs, con il suo fondo di garanzia, devono fare la propria parte. Devono avere la disponibilità ad aiutare le aziende, altrimenti la prossima stagione non potranno aprire".