Da Calais a Cagliari scoppia l'allarme migranti
- Scritto da Effe_Pi
Migliaia di disperati alle frontiere inglesi e sbarcano a centinaia anche in Sardegna, che esaurisce le sue quote, l'Eurobarometro dice che le migrazioni sono il primo problema per gli europei.
Quella nelle immagini del video sotto è la ridente cittadina francese di Calais, il porto più importante del Nord di Francia, 125mila abitanti che guardano direttamente lo Stretto della Manica e quindi la costa inglese, dove si arriva con i tantissimi traghetti che transitano da qui ma anche con l’Eurotunnel, il tecnologico passaggio sotterraneo che unisce Francia e Inghilterra, consentendo il passaggio diretto di treni, camion e automobili. Un punto strategico per i trasporti in Europa, quindi, che è oggi al centro dell’”allarme” immigrazione, visto che da diversi giorni migliaia di profughi premono sulla frontiera, dalla parte francese, nel tentativo di imbarcarsi su treni e navi per la Gran Bretagna. La situazione ha portato scontri, feriti e polemiche nei due paesi, ma sembra aver portato i due governi interessati alla conclusione che la gestione dei flussi migratori è un problema europeo, dopo aver affermato a lungo che doveva essere affrontato in primis da paesi di frontiera come Italia, Spagna e Grecia.
La prova è in una lettera scritta dai ministri dell'Interno della Gran Bretagna, Theresa May, e della Francia, Bernard Cazeneuve, dove si parla di ”priorità sia a livello europeo che internazionale”. I due ministri affermano che molti di coloro che a Calais stanno cercando di attraversare la Manica sono passati attraverso l'Italia, la Grecia o altri Paesi, ed è per questo che Gran Bretagna e Francia chiedono ora all’Unione Europea di affrontare il problema “alla radice”, anche se la soluzione proposta sembra poco realistica, visto che May e Cazeneuve suggeriscono come rimedio di lungo termine quello di convincere quanti vogliono raggiungere l'Europa in cerca di una vita migliore che "le nostre strade non sono pavimentate d’oro".
L’allarme migrazione è forte soprattutto in Inghilterra, dove si sono viste manifestazioni contrapposte di favorevoli e contrari all’accoglienza dei cosiddetti “irregolari”: e a Londra si parla addirittura di problemi nei rifornimenti alimentari del mese di agosto, dopo la denuncia delle associazioni britanniche degli autotrasportatori, che lamentano come diverse consegne verso i centri all'ingrosso e i supermercati britannici siano già saltate per i ritardi nei trasporti e le lunghe code agli imbarchi. Problemi anche per le vacanze dei britannici sul continente, e le difficoltà nei trasporti hanno già portato a una stima di 250 milioni di sterline di danni ogni giorno, cifra pari a circa 350 milioni di euro. Il premier inglese David Cameron nei giorni scorsi ha annunciato nuove barriere alla frontiera, di quelle utilizzate anche per le Olimpiadi di Londra 2012, e persino l'utilizzo di cani per rintracciare i migranti, che sempre più sono soliti viaggiare sui tetti dei camion. Al momento, a Calais stazionano circa 5mila immigrati e negli scorsi giorni si sono registrati anche i primi scontri con la gendarmeria francese.
Gli sbarchi proseguono anche da noi, e sabato scorso a Cagliari sono arrivati 435 migranti (tra cui due morti), a bordo di una nave della Marina militare tedesca. I profughi sono stati distribuiti nei centri di accoglienza dell’isola, e l’assessore all’ambiente e alla protezione civile, Donatella Spano, ha detto che la Sardegna ”ha risposto al suo meglio” al dramma di queste persone che attraversano il mare rischiando la vita, creando “un’emergenza umanitaria a cui nessuno può sottrarsi”. Quella di sabato è stata la quinta prova di assistenza del Sistema di Protezione civile della Regione Sardegna: il prossimo 7 luglio è previsto un incontro sul tema, in prefettura a Cagliari, alla presenza del capo del dipartimento Libertà civili e immigrazione del Viminale, Mario Morcone, cui parteciperanno tutti i prefetti e i questori dell'isola, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli amministratori locali. Con l’ultimo sbarco, per la Sardegna le quote di ospitalità dei migranti sarebbero ormai terminate, ma non è escluso che il numero di posti possa essere rivisto in futuro. Nuovi interventi di soccorso anche sulle coste siciliane e al largo della Libia, e secondo i sondaggi l’immigrazione è ormai la maggior preoccupazione dei cittadini europei, ancor più della crisi economica e della disoccupazione. Lo dice l’Eurobarometro, secondo cui il 38% degli oltre 30mila intervistati lo scorso maggio ha indicato il problema degli immigrati come 'prima questione' mentre il 27% ha citato la situazione economica e il 24% la disoccupazione. I flussi migratori sono la preoccupazione numero uno in 20 Stati membri, con picchi del 65% a Malta e del 55% in Germania, si legge nello studio, mentre in Italia il problema preoccupa il 43% dei partecipanti al sondaggio.