Università sarde sempre più ecologiche, ecco i fondi
- Scritto da Alba
Le università sarde ambiscono a diventare energeticamente autonome, per questo entro il 2019 saranno avviati dei progetti innovativi di autoproduzione e distribuzione sostenibile dell’energia. Con questi progetti si riuscirà non soltanto a risparmiare energia ma anche a ridurre le emissioni inquinanti.
Le cittadelle universitarie di Monserrato e Sasssari diventeranno dei veri e propri lavoratori in cui sperimentare le nuove tecnologie legate alle risorse energetiche. Per rendere questi progetti fattibili e duraturi nel tempo sono già stati previsti dei fondi, in tutto 24 milioni di euro che saranno divisi tra le due università. Adesso però, ognuno degli atenei dovrà far pervenire il proprio progetto per fruire poi delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione.
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Due mesi di tempo per partorire progetti innovativi da presentare alla direzione Energia dell'assessorato dell'Industria che dovrà valutarli e finanziarli. La rettrice dell’Università di Monserrato si è dimostrata molto ottimista dicendo: “Contiamo di ridurre del 56% le emissioni inquinanti e del 40% i costi energetici che ammontano a qualche milione di euro”. E non è così assurdo come si possa pensare visto che la Cittadella universitaria di Monserrato, da sola, consuma energia e gasolio quanto un piccolo comune.
L’obiettivo degli atenei coinvolti nel progetto è l’autonomia energetica che non dovrà trascurare l’efficienza energetica. Il futuro del progetto si ferma ai confini universitari? Assolutamente no! In futuro i ragazzi che lavoreranno al progetto potranno fornire soluzioni chiavi in mano per diffondere la cultura del risparmio energetico su tutto il territorio nazionale.
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