Smog: è il sud Sardegna la zona più inquinata
- Scritto da Effe_Pi
Secondo la relazione annuale dell’Arpa criticità soprattutto nelle zone di Portoscuso e Macchiareddu, ma anche nei centri urbani specie d’inverno.
Aria pesante a Cagliari e in generale nel sud Sardegna, molto più di quanto non accada al nord dell’isola e soprattutto al centro. Sono i dati resi noti oggi dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) sarda, nella sua relazione annuale (riferita al 2015) e redatta sotto la supervisione dell'assessorato regionale all'ambiente. Le zone in cui vengono superati i limiti per la sostanza considerate nel monitoraggio sono poche, ma ci sono: succede ad esempio nelle zone industriali del Sulcis Iglesiente, dove i metalli - arsenico, cadmio, nichel e piombo - continuano a inquinare. Per quanto riguarda il cadmio, mentre in tutte le zone dell'Isola i valori sono abbondantemente al di sotto del valore obiettivo (media annuale di 5,0 ng/m3), nella zona di Portoscuso il tetto massimo è oltrepassato e arriva quasi a 7,0.
Alto inquinamento a Portoscuso e Macchiareddu
La rete di monitoraggio tiene conto di tredici zone: l'agglomerato di Cagliari, le aree urbane di Sassari e di Olbia, le zone industriali di Assemini, Sarroch, Portoscuso, Porto Torres, le zone rurali del Sulcis Iglesiente, Campidano centrale, Oristano, Nuoro, Sardegna centro settentrionale e area di Seulo. Sono 39 le stazioni automatiche che misurano la concentrazione degli inquinanti previsti dalla normativa vigente. Il problema di Portoscuso - che non si riscontra nelle altre zone industriali - è legato alla presenza degli smelter che trattano rifiuti di scorie per la produzione di metalli. Tra le aree industriali, però, la più inquinata resta quella di Macchiareddu-Assemini, dove persistono criticità delle PM10 e di anidride solforosa con registrazioni di concentrazioni orarie e giornaliere sostenute. Meno inquinata invece, secondo i dati Arpas, la zona di Sarroch, dove ha sede la raffineria della Saras.
Nei centri urbani pesa il riscaldamento
Il maggior livello di inquinamento si raggiunge in inverno, specialmente nei centri abitati. Un dato su tutti: nell'agglomerato di Cagliari gli impianti di riscaldamento sono responsabili del 56% di emissioni di PM10 e dell'83% di benzo(a)pirene. A Monserrato, in particolare, esiste una criticità a livello di diossine presenti, in peggioramento rispetto allo scorso anno anche se entro il valore normativo. Ovviamente il problema del riscaldamento (nonostante il clima generalmente mite dell’isola, specie al sud), si unisce a quello di un traffico veicolare che, nonostante i tanti sforzi compiuti dalle istituzioni locali negli ultimi anni, continua ad essere eccessivo e spropositato un po’ in tutta la Sardegna.
Foto in alto: Pixabay | CC0 Public Domain