Stintino dice no all’inquinamento ambientale
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Giornata di pulizia delle spiagge e un convegno per promuovere il rispetto dell’ambiente.
Il comune che si affaccia sul golfo dell’Asinara ha avviato la campagna “Stintino Plastic Free”, un’iniziativa che vede Stintino impegnato a promuovere il rispetto dell’ambiente e delle pratiche di civiltà che ci consentono di rispettare il mare e le spiagge del litorale.
Sono in programma due appuntamenti: il primo il 17 aprile per la giornata della pulizia dei litorali, il secondo a fine maggio per un convegno scientifico durante il quale si parlerà degli effetti dell’inquinamento da plastica. Studenti delle scuole di Stintino, cittadini e associazioni saranno chiamati a raccolta per ripulire le spiagge alle Saline e alla Pelosa in collaborazione con Daniele Pisu, il coordinatore del Progetto Life+ Sterna, con la compagnia baracellare di Stintino e il Parco nazionale dell’Asinara. Tutti insieme per sposare la filosofia “Plastic Free” e dare avvio a una rivoluzione verde che sia contagiosa, Stintino infatti aderisce all’iniziativa del ministero dell’Ambiente #Iosonoambiente e #Plasticfree e queste non sono le prime iniziative a impatto verde del Comune. Nel mese di dicembre Stintino aveva già promosso una giornata di educazione ambientale con gli studenti per sensibilizzare al tema del rispetto del mare.
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C’è sicuramente bisogno di comprendere meglio quali sono i comportamenti quotidiani che danneggiano l’ambiente e sarà questo il tema del convegno previsto per la fine di maggio, che avrà al centro la questione dell’inquinamento da plastica e si porrà come obiettivo quello di contribuire a ridurre l’utilizzo di plastica usa e getta. Solo qualche settimana fa, dopo una mareggiata le spiagge di Stintino erano state ricoperte di rifiuti in plastica e di ogni genere, eliminati solo grazie all’attenzione dell’amministrazione comunale che aveva chiamato ad intervenire gli operai di via Torre Falcone per ripulire. Il sindaco Antonio Diana sottolinea che ricerche mondiali affermano che ogni anno una quantità spaventosa di plastica, tra 8 e 15 milioni di tonnellate, finisce in mare: “un problema enorme che, a causa delle microplastiche che entrano nella catena alimentare, ha ripercussioni negative anche sulla salute dell'uomo".
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