Orti urbani: gli esempi virtuosi di Sassari
- Scritto da Effe_Pi
Domani in un incontro all'Università si analizzano gli esperimenti compiuti sul territorio cittadino, realizzati da detenuti, studenti e partecipanti a un progetto di salute mentale.
Gli orti urbani sono una realtà sempre più importante nelle nostra città, aumentando la quantità di verde e dando la possibilità anche ai meno “campagnoli” di imparare qualcosa su agricoltura e coltivazione, oltre a produrre ortaggi e frutta spesso di ottima qualità. Una delle città che ha saputo meglio mettere a frutto questa nuova opportunità è Sassari, dove domani alle 15 se ne parlerà all’Università, nell'aula magna del Dipartimento di Agraria dell'Ateneo in viale Italia: verranno presentati in questa occasione una serie di esempi “virtuosi” già realizzati nel territorio cittadino, come l'orto realizzato dai detenuti all'interno del carcere di Bancali e quelli del progetto di Salute mentale "Olio per la mente" a San Francesco, per arrivare a quello curato dall'Associazione degli studenti di Agraria in via Rolando.
Sarà questa l'occasione per riflettere più in generale sulle zone verdi, spesso in stato di abbandono o sotto utilizzate. L'area urbana di Sassari è ricca di polmoni verdi, in alcuni casi molto ampi, in alcuni casi di estensione ridotta, spesso idonei a diventare possibili basi per lo sviluppo di progetti sociali. L'appuntamento organizzato dall'Università mette insieme alcune delle esperienze più particolari che si sono verificate in città e vuole essere un incoraggiamento a proseguire, intensificare, restituire gli orti ad un’area urbana un tempo da questi caratterizzata. Si tratta di iniziative che hanno avuto come conseguenza il ripristino delle aree scelte e una maggiore cura del verde, anche dovuta alla presenza di utenti e curiosi. Ma soprattutto, uno degli effetti più frequenti, comune a tutte le tipologie di orto urbano, è l’aumentato livello di socializzazione che avviene nel contesto, con trasmissione e scambio di esperienze anche molto distanti tra loro. Parteciperanno all’incontro studenti, docenti, amministratori, associazioni che daranno il proprio contributo a un dialogo tra pubblico e privato, con l'intento di avviare collaborazioni sempre più concrete.