Curiosità, misteri e maledizioni: quello che non sai sulla roulette
Vincite record, credenze popolari e misteri di uno dei giochi che da sempre appassionano maggiormente gli appassionati di tutto il mondo.
Spesso dietro a quello che potrebbe sembrare un semplice passatempo si nascondono miti, credenze popolari e curiosità, come nel caso della roulette. Per questo motivo LeoVegas ha pubblicato l’infografica “Gira la roulette: curiosità e falsi miti” così da fare luce su 5 particolarità poco conosciute e 5 elementi da sfatare.
Lo sapevate ad esempio che questo gioco si caratterizza per un particolare linguaggio? È francese, utilizzato per indicare alcune giocate e incluso nella formazione dei croupier e nelle regole del gioco. Un esempio? Tiers du cylindre indica le puntate della serie 5 e 8.
Conoscere il francese non è l’unica abilità che deve possedere un buon croupier: elasticità mentale, capacità di relazionarsi con i clienti e una fedina penale immacolata sono fondamentali. Esistono delle scuole di formazione per croupier e lo stipendio di un professionista del gioco può arrivare fino a 35.000 dollari.
Tutt’oggi attorno alla roulette continuano a circolare falsi miti di tutti i tipi: secondo alcuni la ruota sarebbe collegata al numero della Bestia (il 666), mentre un’altra leggenda vuole che questo gioco sia nato da un patto stretto con il diavolo.
Le false credenze sulla roulette riguardano anche altri aspetti, a partire dalla presunta esistenza di metodi scientifici per indovinare i risultati di quello che è un gioco totalmente imprevedibile. Stesso discorso vale per il deterioramento dei tavoli, che favorirebbe l’uscita di alcuni numeri, e per le probabilità di vincita: nel primo caso i tavoli da gioco vengono controllati di continuo, mentre le percentuali di vittoria e i margini del banco non cambiano tra sale fisiche e virtuali.