Scommesse legali: regole sempre più stringenti, boom dell’on demand
Una nuova circolare del Viminale regola in maniera più precisa la concessione delle licenze per l’apertura di un’agenzia nelle città italiane.
Le scommesse sono un business sempre più legale e legalizzato, in Italia e in Europa, e nel nostro paese appassionano al punto che gli scommettitori vogliono anche decidere su cosa scommettere, visto il recente boom delle scommesse on demand. Riguardo al cosa scommettere, in questi giorni tiene banco la panchina della nazionale azzurra, che sta cercando di risollevarsi dopo l’eliminazione dai mondiali di Russia, e dopo le due amichevoli con Gigi Di Biagio in panchina il 20 maggio sceglierà l’allenatore del futuro. Al momento i bookmakers danno favorito Mancini su Carlo Ancelotti: l'allenatore dello Zenit sembra avere il profilo migliore ma anche l’ex Bayern è passato in prima fila, con quote medie dal 20,00 di un mese fa all'attuale 3,50 - dopo aver dato la sua disponibilità alla panchina azzurra. Stessa offerta per Antonio Conte, sempre più lontano dal Chelsea ma con il Psg all'orizzonte; si allontana invece la conferma di Gigi Di Biagio, mentre è ancora più in alto Claudio Ranieri, che pure ha aperto più volte alla Nazionale.
Scommesse di grande interesse, ma mai come quelle scelte dagli italiani stessi, le cosiddette “on demand”. La più richiesta è quella sul ripescaggio dell’Italia ai mondiali, su cui sembra che oltre 5mila nostri connazionali abbiano già puntato almeno 2 euro. Col crescere del giro di affari, è sempre più importante che le scommesse siano pienamente legali, come garantito solo dai siti web e gestori riconosciuti dallo stato italiano, tra cui Starvegas online: per questo, le regole per avere la licenza ad aprire un’agenzia sono sempre più stringenti, visto che d’ora in poi le questure dovranno verificare non più soltanto i requisiti richiesti dalla legislazione di pubblica sicurezza, ma anche "il rispetto delle normative, regionali o comunali, in materia di distanze minime di tali attività commerciali da luoghi considerati 'sensibili'".
Lo indica una circolare diramata dal Viminale, che fa esplicito riferimento all'intesa raggiunta il 7 settembre scorso in sede di Conferenza Unificata, "con la quale sono stati previsti impegni anche a carico delle Regioni e degli Enti Locali per realizzare un'equilibrata distribuzione sul territorio delle sale scommesse e degli altri giochi leciti". Un'intesa non ancora ratificata da un decreto attuativo, ma che "conferma la piena attualità dell'esigenza di adottare sistemi per una razionalizzazione della presenza delle attività in questione nell'ambiente urbano”.
Foto | Chris Page su Flickr