NATO, un vertice fondamentale
L’aggressività di Mosca fa il gioco della Nato, spingendo nelle sue braccia anche paesi inora neutrali, come Svezia e Finlandia.
“Sarebbe facile pensare che l’ultimo summit della Nato è stato come tutti gli altri. Ma l’incontro di Varsavia apre una nuova era, in cui la sicurezza dell’Europa e la sua difesa sono di nuovo la missione principale dell’alleanza”. Così il Guardian commenta il summit polacco dell’8 e 9 luglio, in cui i 28 paesi della Nato hanno deciso la mobilitazione di quattromila soldati in Polonia e nei paesi baltici in risposta “all’aggressività della Russia di Vladimir Putin.
A Varsavia la Nato ha confermato la volontà di cercare il dialogo con Mosca. Ma prima di tendere la mano, ha mostrato i muscoli”, scrive il quotidiano.
Secondo lo svizzero Tages-Anzeiger, la Nato e Mosca si aiutano a vicenda: le politiche di deterrenza dell’alleanza, infatti, raforzano Putin, “che per rimanere al potere ha bisogno di un continuo clima di tensione con l’occidente”.
Allo stesso tempo “l’aggressività di Mosca fa il gioco della Nato, spingendo nelle sue braccia anche paesi inora neutrali, come Svezia e Finlandia”.
Critico verso la strategia di Varsavia è il turco Hürriyet: “Il gruppo Stato islamico sta devastando il Medio Oriente, ma la Nato rimane concentrata sulla Russia. La guerra fredda è inita trent’anni fa e oggi l’alleanza deve afrontare minacce diverse. Che non arrivano più da singoli stati”.
Foto: Utenriksdepartementet UD (© BY-NC-ND 3.0 IT)