Elezioni in Africa: cinque paesi alle urne
Elezioni in Congo, Tanzania, Capo Verde, Niger e Senegal.
Il presidente uscente Denis Sassou Nguesso, al potere dal 1979 con un breve intervallo, ha vinto le presidenziali del 20 marzo in Congo con il 67 per cento dei voti. Cinque candidati d’opposizione hanno denunciato brogli e hanno invitato i cittadini a scendere in piazza per protestare. In ottobre Sassou Nguesso aveva fatto modiicare la costituzione per potersi candidare a un nuovo mandato.
Il principale partito di opposizione, il Movimento per la democrazia (Mpd, liberale), ha ottenuto la maggioranza assoluta nelle elezioni legislative del 20 marzo a Capo Verde, sconfiggendo il Partito africano per l’indipendenza di Capo Verde (Paicv, socialista). Il leader dell’Mpd, Ulisses Correia e Silva, sarà il nuovo premier.
Il presidente uscente Mahamadou Issoufou è stato confermato al secondo turno delle elezioni presidenziali, che si è tenuto il 20 marzo in Niger, boicottato però dall’opposizione. Issoufou ha ottenuto il 92,49 per cento dei voti.
Il referendum costituzionale del 20 marzo in Senegal è stato approvato dal 63 per cento degli elettori. La riforma, voluta dal presidente Macky Sall, prevede la riduzione del mandato presidenziale da sette a cinque anni.
Il partito al potere in Tanzania, il Chama Cha Mapinduzi, ha vinto le elezioni del 20 marzo a Zanzibar, annullate a ottobre e boicottate dall’opposizione.