Cina, lavoratori di troppo
Migliaia di minatori della società carbonifera statale Longmay sono scesi per le strade della città di Shuangyashan per chiedere gli stipendi arretrati.
Migliaia di minatori della società carbonifera statale Longmay sono scesi per le strade della città di Shuangyashan, nella regione nordorientale dell’Heilongjian, per chiedere gli stipendi arretrati.
Secondo il China Labour Bullettin, infatti, gli operai non sono pagati da novembre. Per mettere rapidamente fine alla protesta, le autorità locali hanno promesso due mesi di stipendio subito.
La Cina si prepara a un’ondata di licenziamenti nell’industra pesante: le riforme strutturali per favorire lo sviluppo del terziario produrranno 1,8 milioni di esuberi. “È il prezzo da pagare per le riforme”, scrive iFeng, “se i lavoratori non riceveranno sostegno, il piano di ristrutturazione rischia di bloccarsi”.
Pechino teme le rivolte dei lavoratori, infatti Xiao Yaqing, dell’amministrazione per le imprese di stato, citato dal Jingji Guangcha, ha garantito che “saranno tutelati”.