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Multiplayer, social e realtà virtuale: le nuove frontiere dei giochi online

  • Scritto da Maria

Dal primo prototipo nato ormai molti decenni fa alle ultime trovate tra consolle e giochi multimediali, i videogiochi hanno fatto davvero molta strada.

Da quel primo prototipo chiamato “Cathode-ray tube amusement device” alle  ultime trovate tridimensionali, i videogiochi ne hanno fatta di strada. Oggi, video giocare non è più un’esperienza esclusiva, nel senso etimologico del termina, ma è un’esperienza inclusiva, grazie alla possibilità di connettersi con gli altri utenti nei giochi online.

Per comprendere come siamo arrivati oggi a poter sfidare amici o perfetti sconosciuti in qualsiasi parte del mondo, tanto che i videogame sono diventati un passatempo di moda come cucinare o viaggiare, dobbiamo però fare un passo indietro tornando al punto di partenza, cioè quell’ormai lontanissimo 1947 che segna l’inizio della storia dei cosiddetti giochi elettronici.

La storia dei videogiochi: gli albori

A differenza di quanto pensano in molti, il primo videogioco della storia non è stato né Pac-Man, né PONG né tantomeno Spacewar. Il primo videogioco mai creato dall’uomo fu un complesso sistema di otto valvole termoelettriche che doveva simulare il lancio di un missile verso un bersaglio. Non essendoci ancora software o hardware, per creare il “Cathode-ray tube amusement device” furono usate delle etichette stampate su pellicola trasparente.

Qualche anno dopo, nel 1958, William Higinbotham creò il “papà” del più famoso Pong, un gioco chiamato “Tennis for Two”, che però utilizzava un oscilloscopio per simulare il campo da tennis. Fu però nel 1962 che un gruppo di studenti del MIT inventò “Spacewar!”, il primo videogioco davvero famoso nella storia.

La nascita dei videogiochi arcade, tornati di moda negli ultimi anni, è datata settembre 1971, quando all’Università di Stanford venne creato Galaxy Game, un gioco ispirato a “Spacewar!” che diede vita ad una serie di cloni dalle fortune piuttosto modeste. Tutto è cambiato nel 1972, quando una piccola compagnia fondata da Nolan Bushnell creò il primo vero blockbuster nell’era dei videogiochi: quell’azienda si chiamava Atari e il videogioco PONG.

I computer e le console

Atari fu in assoluto la prima azienda a godere del boom dell’espansione dei videogiochi, aprendo un mercato che in breve venne letteralmente assalito da nuovi investitori. Nacquero così i famosissimi Commodore 64 (1982) e Amiga (1985), ma soprattutto fu un’azienda giapponese a cambiare per sempre le sorti del mercato, la Nintendo con il suo NES.

A cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta, l’industria dei videogame crebbe a dismisura e nacquero tantissimi nuovi device: Sega Master System, Gameboy, Sega Mega Drive, Super Nintendo, Game Grear e naturalmente PlayStation, la prima console di nuova generazione a cui sono seguiti Xbox, Wii e Switch.

Il gioco online

Internet e la sua diffusione su larga scala, nel nuovo millennio, hanno portato l’industria del videogioco a fare unulteriore salto di qualità, creando il settore dei giochi online. Dai primi giochi in Flash ne è passata di acqua sotto ai ponti. Oggi vanno per la maggiore i giochi multiplayer, come i MMORPG (acronimo di Massively Multiplayer Online Role-Playing game), cioè videogiochi di ruolo per computer o console in cui, tramite Internet, più persone contemporaneamente possono interagire con un mondo persistente in cui i loro personaggi (o avatar) vivono. Questo genere ha creato una forte componente  social, con la creazione di siti, forum e community dove gli appassionati si scambiano opinioni e aiuti sul gioco.

I miglioramenti tecnologici e la diffusione della banda larga hanno contribuito al restyling di un’altra nicchia dei giochi online, quella dei casinò, che negli ultimi anni hanno subito un restyling piuttosto spinto. Come ad esempio nei giochi multimano, tipo il Blackjack Multihand, in cui il giocatore ha la facoltà di giocare più di una mano per volta.

Un’altra novità resa possibile dalle nuove tecnologie è la possibilità di usare la grafica 3D e di interagire con croupier in carne ed ossa, grazie all’utilizzo di una webcam, nei cosiddetti casinò live, cioè sale da gioco virtuali, ricreate in veri e propri studi televisivi, dove sono presenti dealer che gestiscono le operazioni di gioco, con l’ausilio di un’interfaccia grafica e dell’intelligenza artificiale.

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