Emergenza immigrati: pazienti sardi via dagli ospedali?
- Scritto da Effe_Pi
L'accusa era stata lanciata nei giorni scorsi dal deputato Mauro Pili, ma la regione ha negato e l'indipendentista Devias attacca l'esponente di Unidos: uscite "demagogica e destrorsa".
Pazienti italiani, e più precisamente sardi, dimessi a forza dagli ospedali di Sassari per far posto ai migranti appena sbarcati nell’isola? È la notizia lanciata con grande clamore, nei giorni scorsi, dal deputato di Unidos (ex Forza Italia) Mauro Pili e ripresa da molti quotidiani, specie quelli di destra come “il Giornale”, “Libero” e “Il Tempo”, che ad esempio riporta questa dichiarazione dell’ex presidente della Regione, il quale avrebbe anche presentato un’interrogazione parlamentare alla Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin: “È semplicemente demenziale aver pianificato la dimissione dell’ultim’ora dei pazienti ricoverati, che non saranno certo ricoverati per gioco, per far spazio all’emergenza immigrati. Una gestione seria avrebbe individuato i posti liberi e disponibili nelle strutture ospedaliere, ma mai e poi mai avrebbe disposto le dimissioni dei pazienti ricoverati anche nel tardo pomeriggio".
Peccato che le cose non stiano così, almeno secondo Pier Franco Devias di Libe.r.u. (Liberos rispettados uguales), il quale in una nota Facebook parla dell’”ennesima bufalona” del parlamentare, aggiungendo che il dirigente sanitario si è limitato ad allertare, “come suo dovere”, gli ospedali, dicendo “non di dimettere i pazienti malati ma di – testuali parole – accelerare le procedure di dimissione, per quanto possibile”. Quindi è stato solo chiesto che le “normali procedure di dimissione vengano velocizzate e, anziché essere espletate nelle solite due ore, vengano svolte nel minor tempo possibile”. Le dimissioni però riguardano “solo ed esclusivamente i pazienti che non hanno più bisogno di cure, solo quelli per cui era già prevista la loro dimissione dall’ospedale. il dirigente ha chiesto solo che quella dimissione venisse accelerata, nient’altro”.
Per Devias è questa l’ennesima operazione “che conferma gli orientamenti destrorsi e demagogici di Pili”, ricordando anche che è uno “dei personaggi” con cui “alcune persone” propongono di fare ammucchiate di “tutti i sardi identitari” e minestroni del genere per fare “gli interessi dei Sardi”.
Una replica è arrivata anche dall’assessorato regionale alla Sanità e dal commissario della Aou di Sassari, Giuseppe Pintor, secondo i quali “a differenza di quanto afferma il deputato Mauro Pili, al Santissima Annunziata non ci saranno dimissioni anticipate di pazienti per far posto ai migranti”. Nella circolare del direttore del Presidio si invitano i Direttori delle Unità operative di ricovero a "voler accelerare le procedure di dimissione, per quanto possibile, provvedendo, nel caso non si potesse in mattinata, a dimettere anche nel tardo pomeriggio".
Ciò significa chiaramente – hanno spiegato assessorato e commissario- “velocizzare procedure già avviate e non dimettere chi non è nelle condizioni di tornare a casa. Peraltro, solo il clinico può decidere chi e quando dimettere e non può essere una circolare a imporgli le dimissioni”.