Ambiente: oltre 1000 abusi sul mare sardo
- Scritto da Effe_Pi
Per il rapporto "Mare Mostrum" di Legambiente, molte le infrazioni legate all'abuso edilizio, agli episodi di sversamento inquinante e alla pesca di frodo.
Ben 1169 infrazioni ambientali in un anno per il mare sardo, quasi una per ogni chilometro di costa nell'isola: sono i dati raccolti da Legambiente nel suo dossier "Mare Mostrum", che segnala tutte le nefandezze edilizie e non commesse ogni anno a danno del mare italiano. Se è vero che la Sardegna è quella messa "meglio", almeno tra le regioni del Sud, è anche vero che le infrazioni commesse sulla nostra costa sono l'8,1% del totale italiano, con ben 1729 denunciate o arrestate, 300 abusi edilizi "marini" accertati e 375 episodi di infrazioni legate all'inquinamento. Certo, siamo ancora lontani dai livelli della Campania, che ha avuto 2mila 419 infrazioni accertate, e della Sicilia, appena dietro con 2mila 379 come anche dai reati compiuti in Puglia e Calabria, ma il problema non è da sottovalutare, visto che ci sono 0,7 episodi per ognuno dei nostri 1731 chilometri di litorale.
La Sardegna è infatti sul podio per gli episodi di inquinamento, con 375 infrazioni scoperte che la piazzano al terzo posto dietro Campania e Calabria: si tratta soprattutto di reflui scaricati illegalmente in pubblica fognatura o direttamente in mare da soggetti come strutture ospedaliere, aziende portuali o cantieri navali, cartiere, cementifici, frantoi oleari e strutture alberghiere, oltre allo sversamento di petrolio che ogni anno, solo a causa del lavaggio illegale delle cisterne butta in mare 600mila tonnellate di greggio. Sono invece i 298 i reati legati alla pesca di frodo che sono stati scoperti dalle Capitanerie di porto dell'isola, con 315 persone coinvolte nelle inchieste e 58 sequestri effettuati, pari a 10mila 768 chilogrammi di pesce, tra cui 368 chili di novellame.
Segnali inquietanti che invitano a rafforzare la vigilanza e il controllo su quella che è forse la principale ricchezza della Sardegna, il suo mare: anche perché le cose possono sempre peggiorare come è successo ai "cugini" della Sicilia, che oggi hanno il 16% delle infrazioni totali, con migliaia di villini abusivi costruiti a pochi metri dal mare, sulle dune, alle foci dei fiumi in pezzi di isola bellissimi, a Marsala come a Triscina, a Catania come a Campobello di Mazara. Lì il mattone selvaggio non ha risparmiato nemmeno le isole minori, dalle Eolie a Lampedusa, facendo, dove l'abuso, conclude l'associazione ambientalista, ha provocato "danni pesantissimi, compromettendo la bellezza e la libera fruizione dei luoghi". parole che dovrebbero essere un monito per tutte le altre zone d'Italia dove è presente il mare, a partire proprio dalla nostra isola.