Tra rischi e innovazione, il 5G si sperimenta in 3 comuni sardi
- Scritto da Effe_Pi
Ecco quali sono i paesi dove si sta testando la nuova tecnologia che consentirà connessioni super veloci per l’internet delle cose, contestata da più parti per l’aumento dell’elettrosmog.
Ci sono anche 3 piccoli comuni sardi tra i 120 dove si sta sperimentando la tecnologia della nuova rete internet di ultima generazione 5G, quella che dovrebbe gestire il cosiddetto internet delle cose, sempre più veloce e con connessioni da cellulare pari a quelle dai modem attuali, ma secondo alcuni con qualche rischio in più per la salute dei cittadini. La lista la pubblica in un suo articolo sul tema il sito Salviamo il paesaggio, secondo cui accanto ad alcuni grandi centri italiani come Milano e Bari, tra gli altri, ci sono molti piccoli paesi come i sardi Segariu, Pompu e Noragugume.
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Una sperimentazione che prevede la moltiplicazione delle antenne telefoniche sui tetti delle case, che consentiranno anche di giocare online senza sfruttare connessioni in fibra - che diventeranno obsolete - gestire sistemi di videosorveglianza e guidare auto senza conducente, consentire cure mediche ai pazienti a distanza e altre “mirabilie” tecnologiche che in alcuni casi potrebbero essere particolarmente utili nei piccoli centri dell’isola.
Peccato che come conseguenza dovrebbe aumentare a dismisura anche l’elettrosmog, con mini antenne che saranno collocate sopra una casa ogni 10-12 e perfino sui lampioni della luce: già ci sono teorie di vario tipo sulla nocività delle reti mobili di telefonia di per sé e di quelle wireless in particolare, e in questo caso la situazione non potrà che “peggiorare”, visto anche che il 5G viaggia su frequenze altissime e mai usate finora, fino a 27,5 GHz, con conseguenze per la salute umana che potrebbero essere una vera incognita.
Foto | MADlab su Flickr