In cella truffatori sardi: falsi investimenti per 5mila vittime
- Scritto da Effe_Pi
Un ex broker con i suoi complici utilizzavano il metodo Ponzi su possibili investitori, sequestrati conti correnti per oltre 4,5 milioni di euro.
I clienti da truffare venivano agganciati in occasione di convention e feste in cui spiccavano invitati vip e personaggi dello spettacolo. Eventi di lusso, uno anche a Dubai, che in realtà erano solo uno specchietto per le allodole per tranquillizzare i possibili clienti e convincerli ad affidare loro ingenti somme di denaro da investire, promettendo facili guadagni. E’ con questo stratagemma che un ex broker sardo di 51 anni, insieme ai suoi complici - tutti sardi- è riuscito a truffare con il cosiddetto "metodo Ponzi" migliaia di persone, secondo l'accusa 5mila in tutta Italia, facendo sparire circa 4,5 milioni di euro.
La settimana scorsa la Polizia postale di Cagliari ha messo fine al maxi raggiro arrestando, su ordine di custodia cautelare, l'ex broker appena sbarcato all'aeroporto di Cagliari-Elmas, e subito trasferito nel carcere di Uta. Un complice è finito ai domiciliari per 4 è scattato l'obbligo di dimora: denunciate in stato di libertà altre sei persone. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata all'abusivismo finanziario, alla truffa, al riciclaggio e autoriciclaggio.
La Guardia di finanza di Cagliari, entrata nelle indagini negli ultimi mesi, ha eseguito il sequestro di beni per equivalente mettendo i sigilli a un albergo di Sardara, nel sud Sardegna, quote societarie e conti correnti per 4,5 milioni di euro. Le indagini della Polizia postale sono iniziate nel 2018 a seguito della denuncia di alcune vittime che avevano consegnato ingenti somme di denaro per investirle, ma non avevano ottenuto né i guadagni promessi e nemmeno la restituzione del capitale iniziale. In particolare, secondo l'accusa, i sei con la complicità degli altri indagati avrebbero aperto alcune società finanziarie, anche all'estero, grazie alle quali si procacciavano clienti.
Promettevano investimenti fortemente redditizi, pari al 5% lordo mensile, ottenendo così il denaro da investire. La tecnica era quella consolidata del "metodo Ponzi": i soldi che recuperavano da un cliente venivano utilizzati per saldare le rendite di un altro, e poi via via così, senza mai restituire il capitale iniziale. Quando la catena si bloccava iniziavano le lamentele degli investitori che venivano tranquillizzati dallo stesso broker anche con videomessaggi. Gli agenti della Postale hanno accertato che la truffa andava avanti dal 2017 e sarebbe durata almeno fino al 2020. Nel corso dell'attività investigativa sono stati individuati centinaia di truffati, ma sarebbe solo la punta dell'iceberg: le vittime infatti sarebbero migliaia. Molti si sono raggruppati e rivolti a studi legali per potere avanti cause collettive con l'obiettivo di recuperare il denaro perso. Nelle prossime settimane gli investigatori non escludono che tante altre vittime del raggiro si facciano avanti.