La Sardegna punta sullo spazio per la ripresa
- Scritto da Effe_Pi
Nasce nell'isola il distretto aerospaziale a partecipazione pubblica con 15 partner per attrarre fondi della ricerca.
Sardegna sempre più con la vocazione all’alta tecnologia e alla scienza: dopo il telescopio più grande d’Europa, nasce nell’isola anche un distretto aerospaziale, costituito da un consorzio finanziato al 51% da soggetti pubblici. L’obiettivo è di approfittare della ricerca spaziale per attrarre capitali, visto che su questo settore si concentrano per i prossimi anni 40 milioni di euro dallo stato e ben 700 milioni di fondi europei.
Un’occasione insomma, che finora è a costo zero per la regione sarda, visto che i 50mila euro di capitale iniziale sono stati versati dai 15 soci che hanno aderito. Del distretto, per cui lavorano già 300 ricercatori, fanno parte distretto aerospaziale fanno parte aziende e enti come il Consiglio nazionale delle ricerche, Crs4 Surl, Istituto Nazionale di Astrofisica (8%), Sardegna Ricerche (11%), Università di Cagliari (8%), Università di Sassari (8%), Aermatica (1.8%), Centro Sviluppo Materiali (11%), Geodesia Tecnologie (1.8%), Innovative Materials (1.8%), Intecs (7%), Opto Materials (11%), Poema (1.8%), Space (1.8%) e Vitrociset (11%).
Il presidente della società è Giacomo Cao, il consiglio d'amministrazione è composto da cinque componenti che nomineranno il comitato scientifico che avrà il compito di validare i progetti. I proventi della società saranno reinvestiti in attività di ricerca, sviluppo, formazione e diffusione, cercando di rafforzare il sistema della ricerca regionale sarda, nazionale e internazionale: la società vuole creare le condizioni per sviluppo e crescita delle imprese sarde del settore, favorire la nascita di nuove realtà industriali anche attraverso la collaborazione con le piccole e medie imprese, sostenere programmi di ricerca, promuovere alta formazione e formazione professionale per il settore aerospaziale.