Amministrative 2016 Sardegna: Cagliari - Antonietta Martinez
- Scritto da Effe_Pi
Intervista ad Antonietta Martinez, candidata a sindaco per il Movimento 5 Stelle nel comune di Cagliari, alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno in Sardegna.
1) Saprebbe individuare (uno o più) problemi principali del suo comune e offrire brevemente alcune soluzioni per risolverli?
I cittadini che cinque anni fa scelsero questa Amministrazione si attendevano una 'primavera cagliaritana', che presto però si è rivelata la solita stagione politica rispondente a precise dinamiche partitiche. Nel frattempo Cagliari continua ad essere afflitta da numerose difficoltà, tra cui la costante crisi delle piccole attività commerciali, il forte disagio sociale che tuttora si evidenzia soprattutto nelle periferie, ancora una volta luoghi di confine senza voce, un sistema di raccolta dei rifiuti ancora deficitario. E' mancata inoltre una reale programmazione in chiave turistica, una visione globale, e quindi di sviluppo economico reale per la città.
Vogliamo pertanto puntare a rilanciare le attività di quartiere favorendo piccoli centri commerciali naturali e consorzi di imprese. L'obiettivo è la riduzione dei costi d’acquisto, rendendo più competitive le piccole attività, al fine di incentivare il consumo di prodotti a filiera corta e a 'chilometro zero'.
Il M5S a Cagliari vuole avviare una riprogettazione integrata 'policentrica' della città, a favore dei quartieri periferici. Dalle periferie nuove opportunità economiche e sociali: utilizzo di servitù militari dismesse, spesso dislocate in periferia, in funzione culturale, commerciale, educativa, turistica, produttiva e abitativa.
Il TURISMO deve diventare volano di sviluppo economico, passando anzitutto dal riequilibrio di tutto il sistema portuale (Marina Piccola - S.Elia - Su Siccu - Via Roma - Santa Gilla - Porto Canale). Vogliamo riqualificare PIAZZA MATTEOTTI, come punto focale di passaggio per migliaia di passeggeri, turisti e cittadini, riducendo il traffico veicolare ed integrando funzionalmente i transiti per ferrovie, Arst, CTM, metropolitana leggera, porto e aeroporto; Vogliamo lanciare un CONCORSO DI IDEE, a livello internazionale, per unire finalmente la Città al suo mare sul fronte spettacolare della via Roma, ancora oggi ridotto a qualche attraversamento pedonale pericoloso.
La Città turistica va promossa nel suo insieme culturale, monumentale, archeologico ed ambientale attraverso itinerari specifici. Occorre offrire un turismo in equilibrio tra ambiente naturale, identità e tradizioni culturali.
2) La politica oggi è impopolare ma i sindaci sono gli amministratori più vicini al cittadino: come pensa possano contribuire a far recuperare fiducia nelle istituzioni?
I cittadini devono contare nelle scelte strategiche della Città attraverso percorsi partecipati (assemblee aperte, tavoli permanenti, sondaggi, referendum). L’esito dei percorsi partecipati deve essere vincolante per l’Amministrazione. Vogliamo adeguare i regolamenti comunali, al fine di consentire il coinvolgimento dei residenti nelle scelte strategiche della Città. Vogliamo un bilancio partecipato, per permettere ai cittadini di contribuire nella scelta dei progetti a cui dedicare una parte del bilancio comunale. Sull'avvio dei cantieri di opere pubbliche vogliamo la condivisione con i residenti in merito alle soluzioni e alla tempistica, fin dalla fase progettuale.
Vogliamo la pubblicazione completa degli atti comunali. Quelli con impegno di spesa riporteranno motivazioni e metodologie di scelta in maniera completa, chiara e inequivocabile. Vogliamo una 'cittadinanza digitale' effettiva, con adesione immediata del Comune al 'Sistema Pubblico di Identità Digitale' (Spid), che consentirà ai cittadini di accedere con un'unica password ai vari servizi e agli strumenti di democrazia diretta. Ecco come riavvicinare i cittadini alle istituzioni.
3) Quali sono i temi programmatici fondamentali su cui punterà per sconfiggere i suoi avversari alle prossime elezioni?
Occorre anzitutto ripensare a un concreto coinvolgimento dei cittadini nella vita pubblica e nelle scelte strategiche per il rilancio dei nostri settori produttivi. Ma al contempo bisogna tagliare gli sprechi e restituire ai cittadini ciò che sarà risparmiato, sottoforma di nuovi servizi. Come avvenuto in qualche altro comune a guida M5S, introdurremo nuove forme di sostegno al reddito, per ridare dignità alle fasce sociali più deboli, in attesa che Governo e Parlamento si diano una mossa per approvare finalmente un reddito di cittadinanza degno di questo nome.
LE PERIFERIE, COME DICEVAMO IN PRECEDENZA, SONO IL CARDINE DEI NOSTRI PUNTI PROGRAMMATICI, è DA QUI CHE OCCORRE RIPARTIRE PER RIPENSARE A UNA Città Più SOSTENIBILE, INCLUSIVA, EQUILIBRATA. E VOGLIAMO FARLO ATTRAVERSO una riprogettazione integrata 'policentrica' della città: utilizzo di servitù militari dismesse in funzione culturale, commerciale, educativa, turistica, produttiva e abitativa.
Un altro tema caro alla gran parte della amministrazioni 5 stelle è il bilancio partecipato, un procedimento già attuato in diversi comuni, attraverso il quale la popolazione, individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale, è chiamata a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell'ente.
Non dimentichiamo, d'altra parte, l'importanza di aver aperto a Cagliari il primo punto civico 'SOS Equitalia' in Italia, perché proprio in Sardegna era esploso in maniera clamorosa lo scandalo delle cartelle pazze. Il Comune a gestione 5 stelle gestirà in proprio il servizio di riscossione revocando, appena possibile, il mandato a Equitalia, secondo quanto coerentemente abbiamo detto e realizzato in altri Comuni a guida M5S.
4) Ci dica una cosa positiva e una negativa fatte delle amministrazioni che ha avuto la sua città negli ultimi anni.
L'amministrazione degli ultimi cinque anni si è occupata costantemente e prevalentemente del centro storico, lasciando le periferie – e i loro abitanti - al loro destino, spesso senza una reale programmazione di lungo periodo. Così a Cagliari abbiamo qualche piazza rinnovata, qualche rotatoria in più, ma molte aspettative iniziali restano purtroppo disattese. Anche nel rinnovamento dell'arredo urbano del centro storico, ad esempio, abbiamo la sensazione che l'attuale amministrazione non abbia consultato i cittadini sulle modalità e sulle tempistiche dei vari interventi: come realizzare un intervento di ristrutturazione di una piazza ad esempio. Come mai non si ascolta anzitutto, in fase progettuale, quelle che sono le reali esigenze della popolazione che vive in quell'area, i reali fruitori di quelle opere?
Perché non si cerca di comprendere, a priori, di quali strutture potrebbero avere bisogno i cittadini che abitano quel quartiere. La progettazione, come ogni altra attività a favore dei residenti, deve essere condivisa dal principio, non solo per calibrare gli interventi a misura di chi ne vivrà gli effetti, ma anche per arrecare il minor disagio possibile a quel segmento di popolazione durante la loro realizzazione.
Ricordiamo ai nostri lettori che l'altra particolarità relativa alla nostra rubrica #4Domande è il fatto che le risposte sono scritte di proprio pugno dal candidato stesso o dal suo staff, e che la nostra redazione non effettua nessun tipo di controllo, correzione o adattamento delle risposte date, in modo da non avere nessun filtro tra chi scrive e chi legge.