Giornalismo: Odg sardo contro i corsi truffa
- Scritto da Effe_Pi
Un comunicato dell'Ordine dell'isola ricorda che nessun corso può far ottenere un automatico accesso al tesserino da giornalista, visto che per legge è lo stesso Odg l'unico autorizzato a concederlo.
Nonostante negli ultimi anni abbia perso, anche per questioni economiche, parte del suo fascino, il lavoro del giornalista è sempre uno di quelli che attraggono molti, giovani e non. L’idea di raccontare la realtà che ci circonda, venendo possibilmente pagati per farlo, ispira ancora molti, e per questo proliferano corsi e scuole che promettono l’accesso al tesserino da giornalista, che nel nostro paese è ancora importante per chi voglia svolgere la professione. Peccato che molti di questi strumenti di accesso siano fasulli, in particolare quei corsi che promettono di arrivare automaticamente al tesserino, chiedendo in cambio cifre anche alte, ma in realtà non hanno nessun titolo né possibilità di farlo avere. L’Ordine dei giornalisti della Sardegna è quindi intervenuto per frenare questi autentici imbrogli, con un comunicato, anticipato nei giorni scorsi dal presidente Alfredo Birocchi, in cui si legge che “nessuno può assumere il titolo, né esercitare la professione di giornalista, se non è iscritto nell'albo professionale. E nessuno può organizzare corsi di giornalismo con la promessa del conseguimento di un titolo idoneo all’esercizio della professione giornalistica”.
L’Ordine diffida pertanto chiunque “ad organizzare corsi con la prospettiva (anche velata) di accesso automatico all’Ordine professionale. E mette in guardia chi fosse interessato alla frequenza di tali corsi (sempre onerosa) perché il percorso per l’iscrizione agli albi professionali (elenco dei professionisti e pubblicisti) è regolato con precisione dalla legge istitutiva dell’Ordine”. La tenuta degli albi degli iscritti è infatti affidata al Consiglio regionale dell’Ordine, che esamina le domande di iscrizione (e la relativa documentazione) senza la possibilità di concedere alcuna deroga. Il Consiglio regionale sardo dei ha poi anche deliberato di “procedere per via legale qualora vengano pubblicizzati corsi di giornalismo che promettono ciò che non possono mantenere”.