Assemini: il sindaco grillino con Equitalia
- Scritto da Effe_Pi
A tre settimane dal lancio a Cagliari di una campagna dei Cinque Stelle contro la società, il primo cittadino chiede ad Equitalia di riscuotere la Tari nel suo comune.
Sono passati appena 20 giorni da quel 22 dicembre in cui il Movimento 5 Stelle, con in testa i principali rappresentanti nazionali escluso Beppe Grillo (ma c’erano i parlamentari Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Carlo Sibilia, Nicola Bianchi, Manuela Serra e Manuela Corda) si sono presentati davanti alla sede di Equitalia di Cagliari, lanciando in quell’occasione una vera e propria campagna nazionale contro la società riscossione. Insieme a loro erano presenti i rappresentanti del Movimento sul territorio, in primis quelli istituzionali come il sindaco di Assemini, Mario Puddu, e il proclama lanciato da Fico nell’occasione era una richiesta di “sospensione delle cartelle fino quando non si farà chiarezza sulla questione dei messi notificatori. Partiamo dalla Sardegna perchè nell'isola ci sono da tempo tanti movimenti impegnati in questa battaglia”.
Infatti, la Sardegna è una delle regioni maggiormente tartassate da Equitalia, in cui più imprese sono state costrette a chiudere per i loro debiti con la società che si occupa di recuperare i debiti nei confronti dello Stato e delle istituzioni locali. La battaglia è quindi sensata, se si sta bene attenti a non giustificare l’evasione fiscale: peccato che ad appena tre settimane di distanza, esce la notizia che proprio il sindaco grillino di Assemini ha chiesto ad Equitalia di riscuotere la Tari (la tasse sui rifiuti) nel proprio comune, imposta che sarà particolarmente pesante perché quest’anno vi sarà caricato anche il peso della TASI (Tributo sui Servizi Indivisibili, in sostanza la nuova tassa sulla casa), che il primo cittadino aveva cancellato in pompa magna (con tanto di post sul blog di Grillo), a fine giugno.
La denuncia arriva dal blog del giornalista Matteo D’Errico, mai tenero con Grillo che compagni, che in questa occasione ha avuto buon gioco nel far notare la netta contraddizione ed incoerenza tra le campagne antitasse dei pentastellati e il fatto che anche dove amministrano loro si continui a pagare, e per di più lo si faccia ancora tramite l’odiata Equitalia. Amministrare è arte difficile, e spesso i provvedimenti che si devono prendere spesso non vanno d’accordo con la propaganda politica: in Italia e in Sardegna, specie di questi tempi, fare campagna contro le tasse garantisce successo e voti, a patto che di non contraddirsi al primo provvedimento utile. Altrimenti si rischiano attacchi come quello arrivato con una lettera aperta da un gruppo di cittadini del comune del cagliaritano, riportato sempre da D’Errico, che accusano il sindaco Puddu di aver tolto la Tasi ma di aver imposto “la Super Tari”, concludendo con un “ecco come i nostri politici prendono in giro i cittadini".