Assemini: Cinque Stelle contro tagli politica
- Scritto da Effe_Pi
La giunta monocolore grillina boccia il taglio dei suoi emolumenti e delle consulenze per il comune.
Il successo travolgente del Movimento 5 Stelle negli ultimi anni, è risaputo, si basa in primo luogo sulle sue intransigenti posizioni contro la “casta”, in particolare quella politica, e sull'opposizione contro ingiustizie e sprechi così frequenti ed evidenti anche nelle istituzioni della Sardegna. Non a caso il movimento fondato dal comico Beppe Grillo ha avuto un vero e proprio boom alle ultime elezioni politiche nell’isola, che non si è però ripetuto alle successive amministrative. Un’eccezione, da questo punto di vista, è stata la vittoria nelle comunali di Assemini, dove da qualche mese il sindaco è il “grillino” Mario Puddu, sostenuto in campagna elettorale dallo stesso Grillo. E proprio ad Assemini, pochi giorni fa, si è verificato un evento che ha fatto pensare ad alcuni che l’intransigenza dei Cinque Stelle contro le spese della politica si stia quantomeno affievolendo.
Infatti, durante il voto del bilancio della cittadina di 27mila abitanti, la maggioranza monocolore grillina ha bocciato una serie di emendamenti dell’opposizione che puntavano proprio al taglio dei costi della politica. Il “fattaccio” è avvenuto durante una seduta fiume del consiglio comunale di pochi giorni fa, conclusasi alle tre di notte con l’approvazione del bilancio previsionale relativo al 2013. In questa occasione, sono stati respinti dalla maggioranza gli emendamenti che prevedevano un taglio del 10% degli emolumenti per sindaco e assessori, come anche la proposta di partecipare alle commissioni comunali a titolo gratuito, senza gettone di presenza, e la riduzione dei costi della politica attraverso le consulenze che il comune assegna ad esterni. Tra le motivazioni addotte, l'incertezza delle entrate dovute alla Tarsu, il ripristino delle fasce Isee per il servizio mensa e soprattutto il fatto che il sindaco è in carica solo da pochi mesi. Una difesa un po’ debole per un movimento che ha fatto dei tagli alla politica la sua principale arma, in tempi di consiglieri regionali che finiscono in galera e a pochi mesi da elezioni regionali sarde che si annunciano quanto mai incerte, e che hanno visto finora grandi divisioni tra i militanti a Cinque Stelle dell’isola.