Verso le elezioni regionali in Sardegna, i candidati ufficiali e quelli possibili
- Scritto da Effe_Pi
Già in campo per Pd - M5s Alessandra Todde, candidato al momento anche Soru, nel centrodestra battaglia tra l'uscente Cristian Solinas e Truzzu.
Il 24 febbraio si vota per eleggere la giunta regionale della Sardegna, che succederà a quella guidata da Cristian Solinas, esponente del Partito sardo d’azione sostenuto da tutto il centrodestra, in primo luogo Lega e Fratelli d’Italia, i due principali partiti del governo nazionale italiano. Un appuntamento importante non solo per i sardi, che decideranno da chi essere governati nei prossimi anni, ma anche per la politica nazionale: l’appuntamento sardo arriva infatti a un anno e mezzo dalle politiche del 2022 che hanno visto il trionfo di Giorgia Meloni, un periodo abbastanza lungo per verificare se è ancora in corso una “luna di miele” tra governo ed elettori, che di solito dura circa un anno.
Oltre alla Sardegna, si voterà anche in Umbria, Abruzzo, Basilicata e Piemonte, tutte regioni governate dal centrodestra, che dopo le politiche ha finora vinto tutte le principali battaglie elettorali: questo è un test importante anche per gli avversari, per verificare se esista una almeno parziale inversione di tendenza visto che le giunte uscenti, in particolare quella sarda, secondo i sondaggi non sembrano godere di grande popolarità. Solinas è infatti ultimo tra i governatori, secondo una rilevazione di maggio, con appena il 20% di gradimento, e non fanno molto meglio i colleghi umbra, lucano e abruzzese. Tra l’altro, almeno nell’isola, sembra esserci un’unità quasi inedita tra le principali forze dell’opposizione al governo Meloni, Partito democratico e Movimento 5 stelle, che sostengono un’unica candidata, la pentastellata Alessandra Todde.
Non è tutto così semplice, però: se Todde, 54 anni, deputata, imprenditrice, ex sottosegretaria con Draghi e Viceministro con Conte, è stata scelta dai vertici nazionali e sardi dei due soggetti, in Sardegna la decisione non è piaciuta a tutti, nel fronte che in qualche modo si considera progressista. Il principale oppositore di questa soluzione è Renato Soru, 66 anni, fondatore di Tiscali e già governatore dell’isola tra 2014 e 2019: uno dei personaggi più controversi della storia politica sarda, che ha deciso di presentare una sua candidatura autonoma in cotrapposizione a quella di Todde, chiedendo in particolare al Pd di ripensarci e trovando il sostegno dei Progressisti dell’ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, di +Europa, gli indipendentisti di Liberu e i centristi dell’Unione popolare cattolica (Upc). Una candidatura che nonostante si stia provando a trattare per l’unità, resta in campo, spaccando anche la famiglia Soru, con la figlia Camilla che ha criticato il padre per la sua decisione. Terzo incomodo del centrosinistra, al momento defilato, il sindaco di Quartu Sant’Elena Graziano Milia, indicato in passato come possibile candidato unitario, che intanto ha fondato il suo “Movimento Rinascita Sardegna” e osserva le evoluzioni nello schieramento.
Se a sinistra le acque sono agitate, situazione poco tranquilla anche a destra, dove fino a poco tempo fa l’uscente Cristian Solinas, 46 anni, segretario sardista e già senatore sostenuto dalla Lega di Salvini, sembrava – nonostante i sondaggi – destinato alla ricandidatura, ma con l’avvicinarsi delle urne molti hanno espresso dubbi e critiche. Se l’attuale governatore ha il sostegno incondizionato di Lega e Psd’az, che lo vorrebbero subito in pista, molto meno convinto sembra il principale partito della coalizione, Fratelli d’Italia, che ha chiesto un vertice tenutosi nei giorni scorsi a Cagliari, da cui però non è uscito nessun nome certo. Si sa che Fdi pensa all’attuale sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, 51 anni, anch’egli non popolarissimo sondaggi alla mano, ma che sarebbe comunque una novità a livello regionale e ridarebbe il giusto peso al partito della premier. L’outsider – per modo di dire – in questo caso potrebbe invece essere il costruttore Sergio Zuncheddu, 71 anni, già amico personale di Silvio Berlusconi e soprattutto come lui editore dei più importanti media privati della Sardegna: Zuncheddu infatti possiede lo storico quotidiano L’Unione Sarda, ma anche l’emittente televisiva regionale Videolina e quella radiofonica Radiolina.
Questi al momento i candidati ufficiali e quelli possibili, si attendono nuove candidature da altri schieramenti, ad esempio non c’è al momento un possibile presidente indipendentista, e sono possibili evoluzioni sui candidati presidente dei due poli principali.