IN Breve

INtervista a Massimo Azzena, Rossomori

  • Scritto da Effe_E

Le INterviste di IteNovas.com sulle elezioni regionali del 2014.
4 Domande, sempre le stesse per tutti i candidati, sui temi caldi di questa campagna elettorale.


Massimo Azzena | Rossomori

1) Cosa ritiene di poter fare in consiglio regionale di diverso da quanto fatto finora?

In questo momento di grave crisi sociale, le famiglie e le imprese stanno subendo grandi difficoltà, in un contesto di cambiamento di sistema economico e sociale causato dalla globalizzazione. Sicuramente i contraccolpi derivati da tale situazione pesano soprattutto sulle nuove generazioni che realisticamente hanno avuto meno in termini di opportunità, di occupazione e pacificazione sociale rispetto alle generazioni passate (le nostre).

Credo doveroso che si possa proporre immediatamente un piano straordinario per la cultura, la conoscenza e la formazione dei nostri giovani e per le persone che sono uscite dal ciclo produttivo, avendo perduto il posto di lavoro. Dobbiamo aumentare le nostre competenze se vogliamo essere competitivi a livello globale. Tutto ciò passa attraverso un miglioramento dell’organizzazione scolastica a livello territoriale (qualità dell’istruzione, miglioramenti delle strutture scolastiche e della logistica) poiché la dispersione scolastica, in Sardegna é un dato significativo, soprattutto, nei nostri, bei paesi spesso isolati e abbandonati. Dobbiamo dimensionare direttamente con i poteri che abbiamo come Regione a Statuto Speciale (art. 5 dello Statuto), una nuova organizzazione scolastica e formativa.

2) Emergenza lavoro: un solo provvedimento che la regione può fare in tempi brevi.

Attivazione immediata del reddito di cittadinanza, per sostenere subito il presente, non felice, di chiunque sia privo di mezzi di sostentamento, contestualmente producendo dei tagli a situazioni di privilegio, parassitarie e autoreferenziali che devono essere eliminate (la vecchia classe dirigente dovrebbe porsi qualche domanda!) Nuova responsabilità? Responsabilità significa dare alla Sardegna un NUOVO MODELLO DI SVILUPPO E UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE.

3) Autonomia, sovranismo o indipendenza? E perché?

Difendere la nostra autonomia assolutamente con principi di legalità e di etica pubblica, di solidarietà e di SOVRANISMO. Diceva Emilio Lussu: “la storia dei sardi sarà quella che essi sapranno scrivere”, il sovranismo è proprio questo: la responsabilità di autodeterminare decisioni per liberare la Sardegna dalla dipendenza economica e culturale. Le nostre nuove generazioni lo meritano, dobbiamo fare qualcosa di positivo per loro, ed i nostri padri si sono impegnati tanto, per darci tali valori che sono anche di dignità e di riscatto sociale.

Inoltre proponiamo una riforma del Bilancio Regionale su base distrettuale e rurale organizzata per aree omogenee.

4)Qual è la novità di queste elezioni? Perché un sardo deluso dovrebbe tornare alle urne?

La novità è nella interpretazione del presente che deve essere vissuto pienamente, se non c’è presente, sarà difficile ipotizzare un futuro…e noi sardi siamo persone oltreché intelligenti con una grandissima volontà…e sappiamo che solo noi possiamo toglierci da un impaccio e da una situazione d’imbarazzo come l’attuale…arrendersi mai! Invito i sardi ad andare a votare per candidati dignitosi e onesti (esistono!) secondo la loro coscienza e seguendo il loro buon senso.


Lista di appartenenza: Rossomori
Coalizione: centro sinistra
Presidente sostenuto: Pigliaru Francesco
Circoscrizione: Oristano