In Sardegna bimbi a cavallo contro la disabilità
- Scritto da Effe_Pi
Il progetto Ippotyrr realizzato tra l'isola e la Francia ha permesso a 59 ragazzi autistici tra i 6 i 14 anni di avere agevolazioni per la riabilitazione equestre.
Un progetto per migliorare le possibilità fisiche di bambini con disabilità, attraverso l’esercizio col cavallo. Si chiama Ippotyrr, ed è un progetto che ha coinvolto finora 59 piccoli tra i 6 i 14 anni del Nord Sardegna, in particolare di Sassari, Porto Torres e Sorso, che stanno usufruendo di aiuti per frequentare attività di riabilitazione equestre, da svolgersi in centri autorizzati. Andare a cavallo viene infatti considerato un mezzo per rinforzare le potenzialità motorie e stimolare le facoltà intellettive come la memoria, l'attenzione e la concentrazione, le capacità relazionali ed empatiche: i bambini e i ragazzi, tutti affetti da autismo, hanno avuto a disposizione quasi 60mila euro di fondi pubblici, per importi pro capite variabili tra gli 800 e i 1000 euro.
Nell'idea del progetto, finanziato dal piano operativo Italia-Francia “Marittimo 2007-2013”, la pratica di riabilitazione equestre ha lo scopo di attuare, attraverso il cavallo e lo speciale rapporto che si instaura, interventi di promozione al benessere, oltre che svolgere attività riabilitative al di fuori dei consueti contesti sanitari e anche sportivi. Il Comune di Sassari ha gestito la parte operativa del progetto con l'individuazione dei criteri per le famiglie beneficiare e l'assegnazione delle risorse. “con questo progetto – ha detto l'assessora alle Politiche sociali del comune di Sassari, Grazia Manca – abbiamo voluto includere tra i beneficiari quei ragazzi che, di solito, non godono di altre provvidenze per attività che hanno una loro importanza sia per il recupero psico-fisico che per l'integrazione sociale. Il nostro obiettivo è quello realizzare, anche per il futuro, iniziative di questa portata”.
Ben precisi quindi gli obiettivi del progetto: creare occasioni di riabilitazione psico-motoria a favore di minori affetti dallo spettro autistico, migliorare la loro inclusione sociale, ampliare la rete socio-riabilitativa e la promozione del benessere psico-fisico. A questi si aggiungono l'integrazione sociale, l'incremento dell'autostima e dell'autonomia e l'acquisizione di capacità sportive. A svolgere un ruolo di rilievo sarà anche la cura dell'animale e del suo ambiente, che si rivelano utili ad arricchire l'esperienza affettiva, a costruire una reciproca interdipendenza, funzionale a sviluppare il senso di responsabilità e, contestualmente, creare occasioni di socializzazione.