IN Breve

Sanità, il governo con Calderoli impugna la legge d'emergenza della Sardegna

  • Scritto da Effe_Pi

Come diventare medico di base: guida completa 2024 | LUM

Proprio il ministro dell'autonomia differenziata ha chiesto a Meloni di bocciare la norma e chiederne la cancellazione alla consulta, serviva per portare avanti progetti assistenziali essenziali e dare più facilmente ricettari ai medici di base.

È una legge scritta per lottare contro l’emergenza sanitaria in Sardegna, facilitando il reclutamento dei medici nelle zone disagiate dell’isola ed evitando – in deroga – che si interrompano servizi di assistenza essenziale, ma per il governo dell’autonomia differenziata questa norma è troppo “autonoma” ed è stato proprio il Ministro preposto, Roberto Calderoli, a chiederne l’impugnazione davanti alla Corte Costituzionale.

Il comunicato di ieri del Consiglio dei Ministri è scarno, e ricorda solo di aver deliberato di impugnare la legge sarda n.12 del 20 agosto 2024, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, in quanto “talune disposizioni in materia di ordinamento civile, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale violano l'articolo 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione”. Insomma, colui che vuole dare massima autonomia alle regioni del Nord Italia non ama l’autonomia della Sardegna.

La legge sarda in questione è un ‘rimedio organizzativo straordinario’, come aveva spiegato in estate l’assessore alla sanità, Armando Bartolazzi, finalizzato “ad assicurare la completa copertura delle cure primarie, altrimenti pregiudicata dalla assenza nelle aree più disagiate di medici di suddetta disciplina”. 

In particolare il disegno di legge introduceva nella legge regionale del 2023 sulla stessa materia due nuovi commi: il primo autorizza le Asl, al fine “di evitare l'interruzione anche temporanea dei progetti di assistenza primaria e continuità assistenziale e nelle more della ridistribuzione delle relative economie sulla base dei fabbisogni rappresentati, ad utilizzare risorse del proprio bilancio aziendale”; il secondo autorizza le Asl, allo scopo “di garantire uniformi livelli essenziali di assistenza nel territorio e con la prioritaria finalità di individuare misure organizzative atte ad assicurare l'assistenza sanitaria di base ai cittadini di aree disagiate della Regione, a fornire i ricettari previsti dal D.L. n. 269/2023, convertito con modificazioni dalla legge 326/2003, a tutti i medici impegnati nei progetti aziendali di assistenza primaria e continuità assistenziale”.

Foto - Lcc