L'odissea di Fabio Aru, dal crollo all'amaro Var
- Scritto da Effe_Pi
Dopo l'ipotesi ritiro e la bella crono di oggi, il ciclista sardo vuole arrivare a Roma nonostante le tante difficoltà della corsa rosa di quest'anno.
Di Paolo Ardu
Certo che per Fabio Aru questo Giro d'Italia ha assunto i contorni di un'odissea, a due passi dal ritiro e con la prima “conoscenza” del Var. Infatti il sardo alla partenza, per la prima volta fuori dai confini europei (Israele), era dato tra i favoriti. Persino il britannico Simon Yates, 25 anni, prima di rivelarsi il “cannibale” di quest'anno, intervistato dopo le prime tappe, lo aveva definito consistant, tosto, perché continuo e con pochi cali di forma. Poi il dramma sportivo consumatosi tra Tolmezzo e le salite verso Sappada, tappone di montagna vinto dall'inglese Froome, fino a quel momento mai protagonista.
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Persi quasi 20 minuti e oramai senza più ambizioni per la classifica generale, il villacidrese, frastornato dalla crisi e a due passi dal ritiro, forse spronato dai consigli del Ct della Nazionale azzurra Davide Cassani, ha deciso di continuare, di arrivare a Roma per chiudere questo Giro numero 101. Così, dopo la cronometro di oggi che lo ha visto andare forte, anzi fortissimo (è stato davanti allo specialista Dumoulin dopo il primo riscontro cronometrico al km 12,7 km) ha concluso la tappa al sesto posto dietro Froome, Van Emden, lo stesso Dumoulin (che ha provato a togliere la Rosa a Yates senza riuscirci), Tony Martin e l'australiano Dennis, vincitore di tappa.
Ma i giudici sono intervenuti successivamente “con l'ausilio del Var” per infliggere 20" di penalizzazione per “scia prolungata”. Il corridore sardo, dunque, è così scivolato dal sesto all'ottavo posto. “Rispetto il parere della giuria – ha detto il ciclista della Emirates – ma non c'è stata da parte mia alcuna intenzione di trarre vantaggio in maniera non lecita. In gara ho raggiunto alcuni corridori, in quei frangenti in strada ci sono moto e auto: la giuria avrà deciso di sanzionare un momento nel quale ci sarà stato involontariamente un veicolo a poca distanza da me”.Sanzione a parte, c'è soddisfazione per il moto d'orgoglio nella crono: “Mi fa piacere avere tanti tifosi nonostante il momento un po' così... Non sono state giornate facili, però voglio arrivare a Roma. Sono sei mesi che preparo il Giro e non sono nella posizione che mi sarei immaginato. Cosa è successo? Lo stiamo valutando”.
ORDINE D'ARRIVO Rohan Dennis (Aus, Bmc) in 40'00" 2. Tony Martin (Ger, Katusha) a 0'14" 3. Tom Dumoulin (Ned, Sunweb) a 0'22" 4. Jos Van Emden (Ned) a 0'27" 5. Chris Froome (Gbr) a 0'35" CLASSIFICA GENERALE 1. Simon Yates (GBR/Mitchelton) 66 h 39:14; 2. Tom Dumoulin (OLA/SUN) a 56; 3. Domenico Pozzovivo (ITA/BAH) a 3:11; 4. Christopher Froome (GBR/SKY) a 3:50; 5. Thibaut Pinot (FRA/FDJ) a 4:19;