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Pensionati sardi, il 60% pronto a trasferirsi

  • Scritto da Alba

In Sardegna si vive benissimo, tra mare e montagna si può dire che non manchi nulla. Eppure i pensionati che dovrebbero apprezzare la qualità della vita, nella più parte dei casi sarebbero disposti a trasferirsi. Come mai?

Secondo l’Osservatorio di Reale Mutua, il 60 per cento dei pensionati sardi sarebbe pronto a trasferirsi in paesi in cui l’assegno pensionistico ha un maggior valore. In particolare, i pensionati dell’isola sarebbero disposti in due casi su tre a trasferirsi all’estero, al fine di mantenere uno stile di vita simile a quello che hanno sempre avuto, ma godendo di più servizi adatti alla terza età. Una seconda giovinezza da vivere all’insegna del risparmio e della bella vita. 


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Come spiega anche l’ANSA nel riportare il rapporto di Reale Mutua: “Il 50% dei sardi, infatti, teme che la propria pensione non sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato una volta usciti dal mondo del lavoro, e un ulteriore 34% vede molta incertezza all'orizzonte”. 

E di cosa hanno paura i capelli grigi? Di non riuscire a sostenere le spese per la casa e per gli alimenti (42%), di vivere nella povertà assoluta (42%), di non riuscire a dare una mano a figli e nipoti (35%), di gravare sulle spese della famiglia per le necessità quotidiane. Questi timori però non nascono soltanto dal pessimismo e dall’età ma dalla situazione economica sarda dove la precarietà lavorativa e l’instabilità economica che affligge tutta l’Italia, iniziano a pesare parecchio. In più il timore di dover sostenere spese improvvise, la mancanza di una normativa stabile sul tema pensioni, sono la ciliegina sulla torta. 

E se ci fosse un modo per sfuggire alla "povertà", quale sarebbe? I pensionati sardi pensano al trasferimento oppure alla previdenza complementare (sostenuta dal 47% degli intervistati): nel dettaglio fondi pensione (49%) e piani di risparmio individuali (45%).