Guarisce dal cancro con la cannabis: ecco la storia
- Scritto da Effe_Pi
Un 33enne inglese si sarebbe salvato da un tumore all'intestino grazie all'olio estratto dalla droga leggera: intanto "Possibile", chiede al Parlamento di parlare di legalizzazione.
Arriva dall’Inghilterra una nuova storia sulla cannabis terapeutica: è quella del 33enne David Hibbitt, che sarebbe guarito da una grave forma di tumore, a causa della quale gli erano stati dati dai medici 18 mesi di vita, grazie all’aiuto dell’olio di cannabis. Il prodotto è costato al giovane malato 50 sterline al grammo da uno spacciatore di Stoke-on-Trent, nello Staffordshire, dove vive Hibbitt, che si è appena sposato e ha un figlio. Il tentativo di utilizzare la droga, come suggerito da alcuni amici, è arrivato dopo numerose sedute di chemioterapia e radioterapia, oltre ad un intervento chirurgico all’intestino crasso, il tutto senza risultati. “Sentivo che la chemio mi stava uccidendo - ha raccontato a Metro - e non avevo più niente da perdere. Non potevo accettare che stavo per morire”.
Cancer Research UK ha detto di avere notizia che molti pazienti utilizzano estratti di cannabis per curarsi, ma ha anche affermato che “non ci sono prove cliniche” che questi possano essere efficaci e sicuri. L’associazione in ogni caso supporta le sperimentazioni in materia, con l’uso di droghe e cannabinoidi sintetici per trattare il cancro. In Italia, intanto, il dibattito continua, e dopo le proposte dei mesi scorsi in Parlamento, questa volta è l’Associazione “Possibile”, di Pippo Civati, a chiedere una discussione alle camere sul problema. Lo fa con una petizione sul popolare sito web avaaz.org, in cui si chiede al presidente del Senato, Pietro Grasso, e a quella della Camera, Laura Boldrini, di far affrontare “con impegno la discussione sulla proposta di legge presentata dall’intergruppo parlamentare per la cannabis legale (A.C.3235 e A.S. 2038) giungendo alla sua approvazione quanto prima e comunque entro le prossime settimane”.
Secondo “Possibile”, già in passato i cittadini hanno mostrato una “rilevante sensibilità” per un approccio diverso da quello repressivo rispetto alle “droghe leggere”. Infatti, con il referendum del 1993, il corpo elettorale si è espresso per la abrogazione parziale della legge 26 giugno 1990, n. 162, mitigando le sanzioni per l’uso delle droghe leggere. Ciò risulta confermato - conclude l’associazione - da “un sondaggio Ipsos pubblicato sul sito web www.cannabislegale.org e coerente con il fatto che, a quanto risulta, quasi cinque milioni di cittadini hanno provato, nella loro vita, la cannabis e circa due milioni la consumano regolarmente”.