CINQUE STELLE: ORA RISCHIA DEPUTATA SARDA
- Scritto da Effe_Pi
Dopo la Gambaro si parla di espulsione per la parlamentare Paola Pinna.
Non accenna a placarsi lo scontro interno nel Movimento 5 Stelle, tra espulsioni, processi interni, liti tra Beppe Grillo e singoli parlamentari o gruppi di esponenti del movimento politico da lui creato: mentre gli “ortodossi” scendono in piazza a Roma per solidarietà col “megafono”, dopo la decisione a maggioranza sull’espulsione di Adele Gambaro (che dovrà essere però confermata dal web), ora nel mirino sembra esserci la deputata sarda Paola Pinna, “rea” di aver rilasciato un’intervista critica nei confronti di Grillo e dell’organizzazione del MoVimento.
Pinna aveva detto a “La Stampa” che “tra Gambaro e Grillo è come scegliere tra libertà e schiavitù, io scelgo la libertà”, aggiungendo che “c'è un clima da psicopolizia. Se non sei d'accordo, dicono che è per i soldi o perché sei del Pd. Ti delegittimano”. La parlamentare a Cinque stelle, una delle tante under 40 elette a febbraio, viene da Quartucciu, è laureata in scienze politiche, ha un Master in business administration ed è segretaria della Commissione sulle politiche dell’Unione Europea di Montecitorio.
Per lei la situazione sembra difficile, viste le prese di posizione di alcuni colleghi: tra i più accesi, al limite dello spregio, il deputato Manlio Di Stefano, che posta sul suo diario Facebook (peraltro senza citare la fonte) un articolo di Diego Cugia, anch’egli di origine sarda, in cui Pinna viene definita “Cosetta dei Miserabili”, ricordando che si tratta di una “laureata disoccupata che viveva con i genitori a Quartucciu, Cagliari, e con cento voti cento è diventata deputata al Parlamento”. Cugia (e Di Stefano, indirettamente) conclude accusando la giovane parlamentare di aver scelto “di far parte di quella casta di paraculi che il tuo Paese, votandoti, ti aveva supplicato di togliergli dai piedi”.