Incendi in serie, operatore ambulanze arrestato in Sardegna
Sarebbe lui il piromane che ha appiccato almeno due dei sei roghi boschivi appiccati con diavolina e accendini il 28 giugno scorso nel cagliaritano.
E' agli arresti domiciliari da stamattina un insospettabile addetto di un servizio di delle ambulanze accusato di almeno due dei sei incendi boschivi appiccati con diavolina e accendini il 28 giugno scorso nel Cagliaritano, in particolare nelle campagne fra Decimomannu, Uta e Assemini. Nei suoi confronti il pm della procura di Cagliari Andrea Vacca ha chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare, giustificata dal pericolo di reiterazione del reato.
L'indagato, A.G., 41 anni, di Assemini e' incensurato. Quella eseguita oggi dal Corpo forestale regionale e' la seconda misura restrittiva per il reato d'incendio dall'inizio della stagione estiva. Il 28 giugno scorso, fra le 14 e le 16, una serie di roghi, tutti nella stessa zona, erano stati segnalati al 1515, il numero d'emergenza del Corpo forestale. Per spegnerli era stato necessario anche l'intervento di un elicottero, decollato dalla base di Marganai. Le fiamme appiccate in località Grogastu, nel territorio di Assemini, in particolare aveva lambito la struttura dell'azienda Contivecchi e interessato aree di rimboscimento.
Al 1515 una coppia aveva segnalato la presenza di una persona nelle campagne di Decimomannu, intenta ad appiccare il fuoco vicino alla strada statale 130, e fornito informazioni sul fuoristrada con cui l'uomo si era poi allontanato. Poco dopo una squadra di volontari ha notato un macchina uscire a forte velocità da una strada di penetrazione rurale e da quella direzione all'improvviso si sono levate le fiamme: l'auto e' poi risultata lo stesso fuoristrada avvistato dalla coppia. All'incendiario gli investigatori dell'ispettorato di Cagliari del Corpo forestale sono risaliti grazie alle testimonianze, poi confermate dalle telecamere di sorveglianza. Nel fuoristrada sospetto in uso all'indagato, durante una perquisizione, sono stati trovati accendini e una bustina aperta con tre frammenti di materiale infiammabile, materiale che e' stato sequestrato. Per il resto di incendio boschivo doloso contestato all'indagato e' prevista una pena sino a 15 anni di reclusione.