Zedda attacca Solinas: studia per concorso invece di governare
Il presidente della regione ribatte: nessun imbarazzo, preferisco lo studio alla frequentazione di bar e locali.
"Spero che il presidente della regione stia studiando, che sia impegnato in uno studio matto e disperatissimo. Un presidente di regione che si candida a un concorso pubblico mentre è presidente in carica, lo dico ai colleghi che hanno amministrato comuni e altro, ha talmente tante cose da fare che non si ha nemmeno il tempo di rispondere alla propria madre". L'ha detto intervenendo nell'aula del consiglio regionale Massimo Zedda, ex sindaco di Cagliari e consigliere regionale dei Progressisti, riferendosi alla notizia riportata dal Fatto Quotidiano, secondo cui al concorso per 60 posti per diventare referendario del Tar è iscritto il governatore Christian Solinas.
"E invece c'è chi trova il tempo di studiare - ha attaccato ancora Zedda durante la discussione - non il bilancio della regione o il modo per dare un sostegno a coloro che soffrono o per sbloccare l'economia della Sardegna che si trova in una situazione drammatica. No, si studia per sé stessi e per avere un posto fisso - ha incalzato Zedda - Chi conosce quei concorsi sa che ci vogliono mesi e mesi di studio". Poi, la bordata finale: "E' che il presidente della regione si è circondato di insegnanti di ripetizione. Quando va in ufficio trova un ex magistrato del Tar, e presidente di sezione. Vi sembra normale? Non avete nulla da dire? Nessun imbarazzo?", ha concluso Zedda. Il riferimento è al nuovo segretario generale della regione, Francesco Scano, appunto ex magistrato del Tar, nominato da Solinas segretario generale della regione con uno stipendio annuo di oltre 200mila euro all'anno, oggetto di infinite polemiche.
La risposta di Solinas: "L'unica cosa imbarazzante è la sua (di Zedda, ndr) pochezza, politica e didattica. D'altro canto, politicamente ha perso sonoramente le elezioni, mentre per lo studio gli consiglierei di trovare un po' di tempo tra i suoi molteplici impegni: ne trarrebbe certamente grande giovamento. Quanto a me, non avendo particolare consuetudine a fare vita mondana e frequentare bar e locali fino a tarda notte, utilizzerò anche quel tempo risparmiato, continuando ad impegnarmi con limpidezza e serenità nel mio ruolo istituzionale, leggendo e studiando senza sosta, memore dell'esempio di numerosi e valorosi uomini che nel perseguire l'interesse generale si sono dedicati ad accrescere senza sosta le proprie competenze con lo sguardo sempre proteso al perseguimento del fine pubblico".