Siccità: acqua razionata nel nuorese
Per 11 comuni della provincia scattano le restrizioni nelle ore serali e notturne, l’erogazione sarà limitata da Abbanoa fino a data da destinarsi.
Da ieri per 11 Comuni del Nuorese sono scattate le restrizioni idriche annunciate nei giorni scorsi da Abbanoa che, a causa della grave siccità degli ultimi mesi, ha approntato un piano di emergenza.
Dalle 21 alle 6 del mattino i centri coinvolti - Nuoro (ad esclusione del Monte Ortobene e dei presidi ospedalieri di San Francesco e Zonchello), Mamoiada, Orgosolo, Fonni, Gavoi, Sarule, Orani, Oniferi, Orotelli, Bolotana e Silanus – dovranno fare i conti con il razionamento fino a data da destinarsi. E i sindaci sono sul piede di guerra. "A causa del persistere della siccità, c'è una drastica riduzione della quantità di acqua presente negli invasi di Olai e Govossai che alimentano il potabilizzatore di Jann'e Ferru - scrivono nel comunicato i dirigenti dell'ente idrico - L'acqua disponibile garantirebbe risorsa idrica non oltre gennaio".
I sindaci del territorio, però, non ci stanno: chiedono spiegazioni e interventi urgenti sulle dighe. "Da parte mia c'è la comprensione per la straordinaria ondata di siccità che ha colpito la Sardegna - ha detto la sindaca di Fonni Daniela Falconi - dall'altra parte ci sono i disagi che subiremo fino a quando non ci è dato sapere. Penso ad esempio ai panifici ai biscottifici che aprono alle 5 del mattino o ai bar, ai ristoranti e agli alberghi e mi chiedo: perché le restrizioni stanno colpendo proprio quei paesi che danno l'acqua a tutta la Sardegna? Dov'è l'acqua della neve di quest'inverno? Rimango in attesa di decidere con le altre amministrazioni e con tutta la politica sarda come gestire questo problema".