Il Gore – Tex diventa green ed elimina i PFC
- Scritto da Effe_Pi
La principale società produttrice delle membrane idrorepellenti promette una produzione nel rispetto dell’ambiente entro il 2020 e Greenpeace esulta.
Il Gore - Tex diventa “green” e va verso l’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose per l’ambiente da tutti i prodotti, ormai tantissimi specie nell’abbigliamento, che contengono questo popolare materiale idrorepellente. La positiva notizia arriva da Greenpeace, che annuncia come Gore Fabrics, l'azienda americana leader del mercato delle membrane idrorepellenti, nota al pubblico per i suoi prodotti con marchio Gore-Tex, passa a tecnologie idrorepellenti prive di PFC pericolosi. Lo ha detto l'azienda stessa all'Ispo di Monaco - la principale fiera europea del settore outdoor - mentre Greenpeace Svizzera pubblica il rapporto 'PFC Revolution in the Outdoor Sector', che fornisce una panoramica sui progressi dei marchi di abbigliamento outdoor verso l'eliminazione dei pericolosi PFC nei propri prodotti. Fin dal 2011, quando è iniziata la campagna Detox, Greenpeace chiede all'industria tessile e dell'abbigliamento di eliminare tutti i composti chimici pericolosi dalle proprie filiere produttive, identificando i PFC (composti poli- e perfluorurati) tra le sostanze più pericolose da eliminare.
Nel 2015, Greenpeace ha puntato l'attenzione sul settore dell'abbigliamento outdoor, che fa uso dei PFC nelle membrane e nei tessuti idrorepellenti. Alla campagna hanno partecipato migliaia di persone, amanti della natura e delle attività all'aria aperta, che hanno chiesto ai loro marchi preferiti prodotti privi di PFC. Gore Fabrics eliminerà le sostanze pericolose dai suoi principali laminati outdoor (che corrispondono all'85% di prodotti realizzati con questi laminati), entro la fine del 2020 e dai laminati speciali idrorepellenti (che corrispondono al restante 15 per cento dei prodotti realizzati con questi materiali) entro la fine del 2023. Per la produzione di membrane e rivestimenti idrorepellenti usati in numerosi prodotti, l'azienda americana svilupperà nuove tecnologie più rispettose dell'ambiente. In alcuni casi i PFC saranno sostituiti da altre sostanze. In altri processi produttivi, alcuni PFC continueranno ad essere usati ma con un monitoraggio i cui dati, accessibili a tutti, documenteranno che non vengono rilasciati nell'ambiente sostanze pericolose durante le fasi di lavorazione.
“Nonostante molti dei marchi internazionali piu' famosi, inclusi The North Face, Mammut e Salewa, al momento facciano ancora uso dei pericolosi PFC nei propri prodotti", dice Greenpeace, l'impegno assunto da Gore Fabrics, i cui obiettivi e traguardi intermedi sono stati resi noti oggi sul suo sito, "può generare una radicale trasformazione nell'intero settore". In definitiva, "'l’incredibile accelerazione del mercato outdoor verso tecnologie prive di PFC pericolosi - anche se non ancora completa - mostra che la trasformazione di un settore può essere raggiunta in tempi relativamente brevi, se i principali stakeholders sono disposti ad attivarsi insieme responsabilmente" conclude Chiara Campione, Detox Outdoor Corporate Lead di Greenpeace Italia.
Foto: Letizia Barbi su Flickr