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Il boom progressivo del gioco online dal 2019 ad oggi. Ma aumenta anche il rischio riciclaggio

Il mondo del gioco è cambiato dopo il Covid, non è un segreto. La realtà di oggi parla di una crescita economica e sociale che vede il gioco online mantenere standard elevati e numeri sempre più alti. 

Di recente la CGIA di Mestre, con la collaborazione di As.Tro, ha pubblicato il proprio report mettendo a comparazione i dati tra gioco online e gioco fisico a cavallo tra 2019 e 2022, gli anni della pandemia e dell’emergenza sanitaria che hanno portato il settore online ad approfittare delle restrizioni per compiere il suo complessivo balzo in avanti. Nel report emerge chiaramente il trend di crescita del fenomeno in tutti i suoi segmenti, con un particolare rilievo per le slot machine che, come riportato su Gamingreport.it, blog di settore che ha riportato i dati più rilevanti dello studio, hanno raggiunto una raccolta record di 19,531 miliardi di euro. A seguire, i giochi di carte e di sorte fissa, che nello stesso periodo hanno superato i 10 miliardi di euro. In top three presenti anche i giochi a base sportiva, con 4 miliardi circa di raccolta. Il Betting Exchange è fuori dal podio, con una raccolta che sfiora il miliardo, seguito dal poker cash. Complessivamente il gioco online ha raccolto una crescita di 36,6 miliardi di euro, col 48% totalizzato solo dalle slot machine online. 

Ma ci sono altri dati evidenziati nel report in particolare per quel che concerne l’incidenza di spesa online sulla spesa totale. Nel 2016 la spesa online era pari al 4%, prima del balzo del 2019, ultimo prima della pandemia: qui la spesa è arrivata al 10% con un valore di quasi 2 miliardi su un totale di 20. Il cambio di passo vero e proprio si è avuto nel 2020: a fronte del crollo della spesa terrestre, il gioco online ha raggiunto una spesa pari al 20,6% del totale. Nel 2021 il trend è cresciuto al 24%, toccando il massimo tasso di incidenza. Dal 2022 c’è stato un passo indietro da questo punto di vista anche al netto di una spesa in continua crescita che ha però dovuto fare i conti con l’impennata del settore terrestre. 

Sembrava apparecchiato tutto per un ritorno del gioco terrestre ma nel 2023 il gioco online è tornato a salire con una spesa che ha raggiunto i 4.391 miliardi su un totale complessivo di 20.677 miliardi. I problemi restano, su tutti quello del gioco illegale, direttamente collegato al tema spinoso del riciclaggio.  Quest’ultimo aspetto è di particolare importanza, dal momento che nel 2023 vi sono state 12.023 segnalazioni all’antiriciclaggio. Un dato che cresce dell’86% rispetto al periodo pre-Covid. Oltretutto, per la prima volta, le segnalazioni dal gioco online superano quelle da canale fisico. Nel 2013 le segnalazioni erano circa 700: in dieci anni sono aumentate di oltre 5.000 volte. 

Il picco di segnalazioni si ebbe nel 2018, ben prima dell’emergenza pandemica. Già allora il crimine organizzato aveva captato il potenziale del settore gioco online. Da lì una crescita progressiva, fino al boom del lockdown. Nel 2023 le segnalazioni hanno toccato quota 8%. A riprova del fatto che il gioco online è un punto di forza anche per l’economia ma non è esente da pericoli che, sottovalutati, creerebbero danni inimmaginabili.

Foto | Lcc