Il raffreddore colpisce più gli italiani che i tedeschi e i francesi: come prevenirlo
Una ricerca svela un risultato curioso: gli italiani si ammalano molto più frequentemente rispetto ai tedeschi ed ai francesi.
Alcune recenti ricerche effettuate su un campione di 500 uomini e donne, provenienti da diversi paesi e con una fascia di età compresa tra i 16 ed i 65 anni, hanno portato ad un risultato curioso: gli italiani si ammalano molto più frequentemente rispetto ai tedeschi ed ai francesi. C'è però un premio di consolazione: siamo anche i primi a riprenderci dagli stati influenzali, con una media di circa 4 giorni di malattia.
Come prevenire il raffreddore, i rimedi naturali
La stragrande maggioranza di noi non riesce proprio a sottrarsi dall'influenza stagionale; esistono tuttavia dei piccoli accorgimenti che possono quantomeno diminuire le probabilità di contrarre quei fastidiosi malanni di stagione. Sul web, la guida di shop farmacia su come prevenire il raffreddore sottolinea che mangiare sano sia molto importante in ottica di prevenzione: prediligere la frutta e la verdura di stagione, mangiandone ad ogni pasto, limitare il sale e lo zucchero e ingerire pochi grassi dovrebbe dare all'organismo una carica di vitamine e minerali indispensabili per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
Al mangiar bene dovrebbe affiancarsi un secondo potente aiuto per la vitalità dei nostri globuli bianchi: l'attività fisica. Praticare sport, in particolare di tipo aerobico (camminata, corsa ecc.), è praticamente un tonico per il sistema immunitario e può addirittura dimezzare il tempo necessario all'effettiva ripresa di infezioni al naso e alla gola. Se l'influenza dovesse arrivare lo stesso nonostante tutti questi accorgimenti, esistono anche dei rimedi della nonna che possono giungere in soccorso.
Uno di questi prevede lo scioglimento, in una pentola di acqua bollente, di alcune gocce di olio di eucalipto, posizionando un asciugamano in testa prima di iniziare ad inspirarne i vapori: i suffumigi sono un rimedio naturale piuttosto valido soprattutto per le congestioni nasali. Un secondo metodo consiste nell'utilizzo della borsa dell'acqua calda, da posizionare o sulla schiena o sul petto per favorire lo scioglimento del catarro e la fuoriuscita di muco.
Raffreddore, quando tornare al lavoro?
Qualora dovesse comparire il celeberrimo trio di sintomi che caratterizzano l'influenza, composto da febbre, dolori articolari e nao congestionato, è importante capire quali sono i tempi di recupero per tornare al lavoro senza costituire un pericolo per se stessi e per gli altri.
Il nostro organismo ha bisogno di almeno 5 giorni per eliminare i sintomi dell'influenza, e di altri 2 o 3 giorni per recuperare una forma fisica quantomeno buona. Una settimana di riposo è quindi sufficiente per scongiurare sia il rischio di una "ricaduta", sia quello di contagiare i propri colleghi, almeno per quanto riguarda i soggetti più giovani. In ultimo è bene fornire qualche consiglio anche per gli ammalati più piccoli. I bambini hanno bisogno di un tempo simile agli adulti per recuperare completamente, ma la quantità di farmaci che possono assumere è decisamente inferiore.
Per questo è importante compiere pratiche naturali come il lavaggio frequente delle fosse nasali, garantire una corretta idratazione del bimbo e mantenere sempre umidificato l'ambiente; eventuali ricadute possono essere combattute arieggiando le stanze dove risiede il piccolo, esponendolo il meno possibile ad ambienti affollati e a sbalzi di temperatura.