Trump: per l’insediamento regia ex magnate di Costa Smeralda
Sarà Tom Barrack, ex proprietario della Costa Smeralda che ha appena versato all’Agenzia delle Entrate 22,7 milioni per evasione fiscale ad organizzare il tutto.
Oggi si insedia il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e c’è anche qualche riferimento “sardo” nella sua organizzazione, visto che il regista della cerimonia di inaugurazione sarà Tom Barrack, il magnate della Colony Capital ed ex proprietario della Costa Smeralda, che ha promesso un evento “dalla sensualità soft” e con una “cadenza poetica”. Barrack ha avuto qualche problema organizzativo, visto che molte star della musica (tra cui Elton John e Andrea Bocelli) hanno rifiutato di esibirsi per il presidente eletto, ma ha detto che la fortuna sarà di avere comunque a disposizione “la più grande celebrità del mondo”, vale a dire lo stesso Trump, quindi “invece di circondarlo di personaggi famosi lo faremo circondare dalla sensualità soft del luogo. Con una cadenza molto più poetica di quella che si avrebbe con una celebrazione ‘da circo’ che sarebbe sembrata un’incoronazione”.
Il magnate statunitense è ben noto in Sardegna, non solo per essere stato a lungo proprietario del Consorzio Costa Smeralda, ma anche per le inchieste seguite alla sua vendita all’emiro del Qatar, operazione durante la quale sarebbero stati sottratti al fisco ben 170 milioni di euro. L’evasione fiscale è stata accertata dalla Procura di Tempio, che ha addirittura chiesto il fallimento della Colony per poi ottenere, in collaborazione con la direzione regionale dell’Agenzia delle entrate e gli ufficiali di polizia tributaria della Guardia di finanza di Sassari, una transazione che ha portato nelle casse dello Stato 22,7 milioni di euro. Soldi che peraltro avrebbero potuto anche finire nelle casse della Sardegna, se fosse stata attiva quell’Agenzia sarda delle entrate già creata dalla Regione, contenuta nella Finanziaria che è stata invece impugnata dal Governo Renzi. Per quanto riguarda il lato fiscale la vicenda è chiusa, non così per l’aspetto penale, sul quale pare che da giorni la stessa Procura gallurese stia cercando di rintracciare il milionario americano, al momento troppo impegnato ad organizzare la cerimonia inaugurale del suo potente amico.
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