Dagli Usa tour ciclistico tra vini e cibi sardi
- Scritto da Effe_Pi
L'associazione Ciclismo Classico di Boston la organizza nell'isola per la prossima estate: 300km tra paesaggi e delizie.
L'amore per la Sardegna, per i suoi paesaggi, il mare e i suoi prodotti attraversa anche l'oceano, e arriva fino ai ciclisti di Boston, che l'estate prossima organizzano un vero e proprio tour enogastronomico dell'isola in bici. Il giro sarà guidato dalla popolare chef americana Jody Adams, vincitrice di molti premi e "visionaria creativa" la cui abilità sta dietro a due dei più amati ristoranti del Massachusetts; ad organizzare è l'associazione Ciclismo Classico, composta da fan della bici con un approccio "italiano" (dimostrato fin dal nome) basato su quella che ancora oggi nel mondo viene definita "La dolce vita" tipica del belpaese, tra cibo, buoni vini, paesaggi e monumenti. La vacanza durerà sette giorni e i ciclisti percorreranno oltre 300 chilometri, visitando luoghi di grande rilevanza enograstronomica, ed è facile immaginarli alle prese con cannonau, carignano, maialetti e bottarga.
Gli avventurosi ciclisti venuti dagli USA inizieranno il loro giro da Tresnuraghes, per poi attraversare l'isola in zone poco turistiche e arrivare fino a Cabras per visitare Tharros e le spiagge della penisola del Sinis, incontrando sulla loro strada paesi di minatori come Montevecchio, fino a ridiscendere per visitare le meraviglie di Pula e Nora. La fondatrice di Ciclismo Classico, Laurean Hefferon, ricorda che in Sardegna "il cibo è sacro ed è la connessione tra gli abitanti del luogo e la loro terra", aggiungendo che la Chef Adams "aiuterà a scoprire segreti della cucina sarda che vanno dalla pasta fatta in casa alle seadas" dai formaggi del Montiferru alle deliziose carni dell'isola, fino ai vini regionali, che si ricorda, sono di oltre 100 tipi diversi, più che in qualsiasi altra regione italiana. Come accade sempre più spesso, insomma, è da fuori, anche da molto lontano, che ci vengono ricordate le bellezze e le delizie della nostra isola. Bellezze e delizie che non sembriamo in grado di far fruttare al meglio, oscillando tra il totale inutilizzo e quella speculazione che porterebbe a una loro estinzione in tempi brevi.