La knitdesigner sarda presenta la nuova collezione post virus
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Mentre tutti cerchiamo di tornare alla normalità, anche la moda propone capi per l’arrivo della bella stagione.
Pensa al futuro la collezione primavera-estate 2020 della knitdesigner Salvatorica Sechi che, prendendo spunto dalle reazioni della gente al cambiamento delle abitudini di vista imposto dal lockdown, ha pensato di raccontare con i suoi capi l’arrivo della bella stagione, l’esigenza di tornare a vivere la libertà, la necessità di stare a contatto a con la natura.
Chi vive in Sardegna sa che è proprio l’estate la stagione nella quale l’isola si popola di visitatori, manifestazioni e turisti, ed è proprio pensando al bisogno sentito da tutti di riappropriarsi dei propri spazi e di stare all’aperto che nascono i prodotti che integrano la collezione 2020 “Sassari, storia, tradizione devozione”, presentata in anteprima con uno shoot al centro storico di Sassari nell’estate 2019. I capisono realizzati in materiali etico-ecologici come juta, sughero, filato di lino, tessuti sardi e il broccato, unico vezzo, che adorna i costumi sardi. Della collezione fanno parte anche le scarpe all’uncinetto e i cappelli per ripararsi dal sole e dal vento.
LEGGI ANCHE| Crisi da Covid per le imprese sarde della moda
È stato il fotografo Sergio Scanu, che aveva già curato lo shoot nel centro storico a Sassari, a curare anche questo servizio fotografico per i nuovi capi e accessori, che è stato realizzato al campo volo di Platamona, che ha messo a disposizione i velivoli in un un’ambiente suggestivo avente come sfondo lo stagno e la pista circondata da grano dorato pronto per la mietitura e, al porto di Porto Torres tra i passeggeri in transito. Ad interpretare la collezione primavera estate 2020 del brand sassarese Intrecci di Sassari sono state le giovani modelle, Elena e Marina che con la loro naturalezza hanno reso il clima spensierato e vacanziero. Il brand vuole promuovere non solo i prodotti artigianali ma anche le bellezze paesaggistiche e culturali del territorio, una terra antica baciata dal sole e dal vento. La scelta delle location rappresenta la volontà di attuare una ripartenza dell’Isola che è pronta di nuovo ad accogliere i turisti che, quando vanno via, portano con sé un bagaglio che non è soltanto reale ma anche metaforico, fatto di tutte le artigianalità frutto di una cultura e una tradizione millenarie.