Nella scuola sarda 5000 studenti stranieri
- Scritto da Effe_Pi
I dati sono stati forniti da un rappresentante del Ministero dell'Istruzione durante un convegno oggi a Cagliari.
Una scuola sempre più multiculturale e multietnica. È quella sarda, che ha ormai oltre 5mila studenti stranieri, dei quali 1.400 nati tra Sardegna e resto della penisola e 220 che rientrano all'interno dei 'Nai', l'acronimo che inquadra i Nuovi Arrivati in Italia. Il dato è stato comunicato oggi, direttamente da un rappresentante del Ministero dell'Istruzione, nel corso dell'incontro tenutosi a Cagliari per promuovere, all'interno del progetto Competenza Immigrazione, il corso gratuito ad hoc rivolto a docenti e personale scolastico impiegati negli istituti pubblici e privati presenti in Sardegna. ''Da diversi anni le scelte politiche hanno disatteso il tema dell'integrazione nella scuola italiana - ha detto Vinicio Ongini, del Miur, Direzione generale per lo studente e l'integrazione - per questo e' necessario riprendere la strada giusta e dare certezza delle risorse che, anche se limitate, devono poter garantire il completamento dei progetti selezionati”.
In tutta Italia ci sono 800mila studenti di nazionalità straniera, di cui circa la metà (il 48 per cento) nati nel nostro paese. Tra questi bisogna “dare grande attenzione ai Nai, che devono poter accedere allo studio della lingua italiana (e magari quella sarda Ndr) che non conoscono, al contrario degli stranieri di prima generazione, per potersi integrare e fare le scelte giuste sin dalla scuola media. Essere preparati all'interno della scuola, in Sardegna come nel resto d'Italia, a rispondere alle loro esigenze ad iniziare dalla conoscenza della lingua, rappresenta la reale integrazione e un'opportunità di cambiamento in positivo per tutti''.
Durante il seminario, Rosamaria Maggio, del Centro iniziativa democratica insegnanti di Cagliari ha puntualizzato l'esigenza di: ''Individuare le condizioni affinché vengano predisposti programmi che rafforzino, all'interno della scuola sarda, le conoscenze e l'interculturalità'', mentre Andrea Morniroli, di Dedalus Cooperativa sociale, attraverso le esperienze per l'inclusione scolastica in Campania, che ha problematiche simili alla Sardegna, ha posto l'accento sulla necessità di ''vedere la scuola come contesto dal quale attraverso i percorsi di inclusione possono arrivare le spinte di integrazione per l'intero paese''. Giovanni Antonio Soggiu, dell'Associazione Arci Solidarietà e Sviluppo di Nuoro, ha raccontato l'esperienza dei giovani nel carcere di Mamone: ''Un progetto, quello ''da e per Mamone'' per contrastare le tendenze xenofobe e razziste, che ha rappresentato un momento di proficua collaborazione sia per gli studenti che per i detenuti''.