Servitù militari: indennizzo per i pescatori sardi
- Scritto da Effe_Pi
L'annuncio del governatore Pigliaru: entro 20 giorni tutti i soldi relativi al 2012, aperto un tavolo sulle servitù al ministero della Difesa.
Finalmente saranno indennizzati i pescatori sardi danneggiati dalle servitù militari. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che al termine di un incontro con il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha specificato che “entro venti giorni” saranno risarciti integralmente gli operatori dell’isola con le somme relative al 2012, fino ad ora incerte. "Il ministro che ho incontrato oggi a Roma per una prima discussione sul tema delle servitù militari e cui già nei giorni scorsi avevo esposto per lettera le richieste della Sardegna – ha detto Pigliaru - si è immediatamente attivata, pur nelle difficoltà del bilancio, per trovare una soluzione insieme al ministero dell'Economia e delle Finanze".
Nel giro di poche ore, secondo il racconto del governatore, "il ministro ha trovato la immediata copertura che garantisce da subito il pagamento integrale e non solo del 52% come era finora previsto. Abbiamo inoltre ricevuto assicurazione dal ministro che, dati i tempi tecnici, il pagamento integrale potrà avvenire entro 20 giorni. In più è stato definito il tavolo per la discussione delle servitù militari tra Regione e Ministero". Una buona notizia, quindi, per i pescatori dell'isola che non hanno potuto lavorare a causa delle esercitazioni militari nei mari della Sardegna, anche se si tratta di un intervento temporaneo che non risolve il problema ma in sostanza lo rimanda.
Il tavolo di trattativa si riunirà subito dopo Pasqua, in vista “di una conferenza a breve sul tema delle servitù'". In quelle sedi la Regione Sardegna porterà avanti le istanze esposte al Ministro dal Presidente Pigliaru, che ha partecipato alla riunione insieme ai Presidenti del Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani e della Puglia Nichi Vendola. Tra queste la riconduzione e riconversione dei poligoni, le emergenze ambientali e di tutela della salute, l'impatto sulle attività economiche, il riavvio dei processi di dismissione dei beni militari.