Fondi europei: 500 milioni a rischio per i sardi
- Scritto da Effe_Pi
Restano due anni alla regione per spendere quasi il 40% dei fondi Fesr assegnati per gli anni tra 2007 e 2013.
Alla Sardegna restano poco meno di due anni per spendere circa 500 milioni di fondi europei Fesr (Fondi per lo sviluppo regionale), mentre a livello italiano i soldi non spesi sono addirittura 16 miliardi di euro, risorse che sarebbero preziosissime per portare ripresa e occupazione e invece rischiano di andare, almeno in parte, sprecati. Un allarme che è reso evidente dall’ultimo aggiornamento, datato 28 febbraio 2014, sull'allocazione finanziaria e l'assorbimento dei Fondi Fesr dei Programmi operativi nazionali (Pon) e regionali (Por), per la gestione 2007-2013. Da notare che i dati sono comprensivi della quota di cofinanziamento nazionale.
La Sardegna, quindi, che aveva a disposizione un miliardo 361 milioni 343mila 530 euro ne ha spesi finora 860 milioni 803mila e 577, ha quindi a disposizione per i prossimi due anni altri 500 milioni 593mila e 953 euro da investire per lo sviluppo delle attività sul territorio regionale. La speranza è che la nuova giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru sia più capace, rispetto al passato, di allocare queste risorse: l’isola, infatti, nonostante le sue grandi difficoltà economiche, ha usato molte meno risorse di quanto abbiano fatto altre regioni italiane più ricche, a partire dalla Toscana, che ha utilizzato finora il 72,5% (741 milioni di euro) delle sue risorse, l’Emilia Romagna ne ha spesi il 67,3% (poco meno di 258 milioni), la Provincia di Bolzano il 67,2% (quasi 50 milioni), il Piemonte il 67,1% (717 milioni di euro) la Valle d’Aosta il 66% (32 milioni), la Lombardia il 65,1% (346 milioni) e il Friuli il 64,5% (più di 150 milioni).
La Sardegna viene solo dopo queste regioni: peggio ancora però hanno fatto le cosiddette “regioni svantaggiate” (quelle del Sud Italia), alle quali sono stati assegnati ben 25,7 miliardi di euro su un totale di 33,3 miliardi: quella che ha fatto “meglio” è la Basilicata, col 59,2%, la Puglia si è fermata al 56%, ma avendo una cifra alta da utilizzare è riuscita ad allocare oltre 2 miliardi e 517 milioni di euro. Molto peggio la Sicilia, ferma al 41,7%, la Calabria che non va oltre il 40,2% e la Campania, fanalino di coda assoluto, avendo speso appena il 33,7% degli oltre quattro miliardi e mezzo che le sono stati assegnati per il settennato.