OASI WWF SARDE: APERTE IL 19 MAGGIO
- Scritto da Effe_Pi
Una giornata per visitare le oasi naturali dell'isola, sostenendo al tempo stesso la loro conservazione e la creazione di nuove zone protette. La promuove il WWF per il 19 maggio, giornata in cui in tutta Italia si potranno visitare gratis le Oasi del Panda.
Anche in Sardegna saranno a disposizione degli amanti della natura ben 3608 ettari tutelati dalla speculazione edilizia e dalla caccia, nella speranza che presto ne possa sorgere una nuova che al WWF chiamano "spiaggia" sostenibile, parte del nuovo progetto "Mare e Monti" dell'associazione ambientalista.
In Sardegna esistono al momento due Oasi WWF, quella di Monte Arcosu, la più grande d'Italia, attiva dal 1985, e l'Oasi steppe sarde che si è aggiunta nel 1999. Nella prima si può ammirare, tra gli altri, il cervo sardo, oggi presente in circa 1000 individui, che al momento della creazione della riserva erano solo 70, oltre al daino, il gatto selvatico sardo e la volpe sarda. Nell'Oasi steppe sarde, attraversata dal Coghinas, vivono invece la gallina prataiola, lepre e raganella sarda, ma ancor più caratteristiche sono le sue steppe e praterie aride.
Proprio per sostenere queste aree, oltre che quelle di "Mare e Monti" (l'altra è la "Casa dell'orso" in Trentino) l'associazione del Panda lancia una grande raccolta fondi con una donazione attraverso sms o telefonata (al numero 45506). ''La natura è un diritto inalienabile composto di beni comuni, accessibili, equamente distribuiti – afferma Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario del WWF Italia - Dobbiamo ricucire il rapporto tra uomo e natura. Il WWF pone la natura al centro della sua azione. E le Oasi ne sono la parte fondante''. In quasi 50 anni di storie sul campo il WWF è riuscito a salvare 37mila ettari di natura creando oltre 100 Oasi in tutta Italia. In questo periodo, però, le aree urbane si sono moltiplicate di 3,5 volte, aumentando di quasi 600 mila ettari (dati dell'ISPRA); si stima che ''nei prossimi 20 anni il cemento ne divorerà altrettanti, a un ritmo di 75 ettari al giorno. Su 8mila chilometri di coste solo il 30% conserva un adeguato stato di naturalita''' mentre ''il 70% dei comuni è interessato dal dissesto idrogeologico. Il 17% del territorio italiano è sensibile alla desertificazione'' e per gli ambientalisti ''i progetti delle grandi infrastrutture mettono a rischio 84 aree protette, 192 Siti di interesse comunitario e 64 Important bird area''.